Incendio doloso per la pizzeria Impastato a Cinisi

CINISI – L’incendio divampato il 9 dicembre scorso nella pizzeria di Giovanni Impastato, fratello di Peppino, non è stato di natura accidentale. “Nel sopralluogo fatto alla pizzeria Impastato ho accertato almeno due focolai distinti e non collegabili che fanno comprendere come l’incendio divampato il 9 dicembre a Cinisi non possa avere natura accidentale, come avviene, per esempio, nel caso di un corto circuito, generato da un’unica origine. Questo fa pensare al dolo”. Lo ha affermato Francesco Agrò, perito di parte che ha presentato una relazione tecnica sull’incendio.
“Il rogo non è partito dai motori del frigo, ma due – tre metri più avanti, investendo poi i motori e provocando il corto circuito – ha detto Giovanni Impastato – abbiamo poi trovato delle bombole della cucina tutte allineate e spostate rispetto al posto in cui si trovavano. Era necessario fare delle indagini più approfondite e non liquidarlo subito come un incendio accidentale”. “In genere i vigili del fuoco intervengono nell’immediatezza dell’incendio, – ha spiegato il perito – in una situazione molto particolare, con ambienti bui e pieni di fuliggine. Io sono intervenuto 5 giorni dopo il rogo, e anche le fotografie hanno aiutato a mettere a fuoco aspetti che a occhio nudo non è facile cogliere. La presenza di focolai distinti è inequivocabile, adesso consegneremo questa relazione tecnica alle autorità e alla magistratura e speriamo che gli esiti della perizia siano confermati dagli organi giudiziari”.

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Eva Calvaruso, classe 1984, vive ad Alcamo, spirito da ventenne e laurea in Economia. Animo hippie e fan sfegatata di Guccini. Curiosità, passione e una continua ricerca della verità l’hanno spinta a diventare una giornalista.