Ieri pomeriggio, al Chiostro di San Domenico a Trapani, nell’ambito del convegno “Lo sviluppo locale a base culturale”, organizzato dal Comune di Trapani e dalla Biblioteca Fardelliana, è stato presentato il 17° Rapporto Annuale Federculture 2021 IMPRESA CULTURA che non a caso reca come sottotitolo due imperativi: “progettare e ripartire”. Una fotografia sulla situazione della cultura in Italia. Ed ancora è stata l’occasione per parlare del valore strategico della candidatura di una città a Capitale Italiana della Cultura. Tante le opportunità derivanti dall’Art Bonus. Al convegno, moderato dall’Assessore alla Cultura Rosalia d’Alì, ha preso parte il Sindaco di Trapani Giacomo Tranchida ed il Vescovo di Trapani Mons. Pietro Maria Fragnelli per i saluti iniziali.
A introdurre il Rapporto Annuale è stato il presidente di Federculture, Andrea Cancellato. L’edizione 2021, infatti, offre un ampio quadro rappresentativo dei nuovi scenari culturali, sociali ed economici determinati dal Covid e attraverso saggi e approfondimenti, spinge la riflessione anche alle strategie che dovranno guidare la nuova, impegnativa stagione di ripartenza che si prospetta per il settore culturale. Lo scenario del 2020 è veramente quello dell’“annus horribilis”. Sono stati analizzati alcuni dati: la spesa media mensile familiare in cultura, spettacoli e ricreazione in Italia è di 93,4 €, nel sud e nelle isole è di 57,50 €, in Sicilia 54 €. La partecipazione culturale in Italia per i musei/mostre è del 27,3%, per i concerti il 17%, per il teatro 15,7%, per il cinema 45,3%. La partecipazione culturale in Sicilia per musei/mostre è del 17,4%, per i concerti del 13,2%, per il teatro il 13,7%, per il cinema 41,8%.
Si è parlato anche di Patto per la lettura, attraverso l’intervento di Angelo Cappello, Direttore del Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura. Il Patto per la Lettura è uno strumento di governance delle politiche di promozione del libro e della lettura adottato dal Centro per il libro e proposto a istituzioni pubbliche e soggetti privati che individuano nella lettura una risorsa strategica su cui investire e un valore sociale da sostenere attraverso un’azione coordinata e congiunta tra i diversi protagonisti presenti sul territorio.
Duranti i lavori un focus è stato fatto su “Capitale Italiana della Cultura”, che negli anni ha stimolato importanti processi innovativi nelle politiche culturali delle città italiane, promuovendo una cultura della progettazione integrata e della pianificazione strategica e sollecitando le città e i territori a considerare lo sviluppo culturale quale paradigma del proprio progresso economico e di una maggiore coesione sociale. Trapani, attraverso la candidatura, ha attivato processi virtuosi di programmazione in ambito culturale che hanno coinvolto la propria comunità: cittadini, operatori e forze produttive. «E’ necessaria una grande capacità di visione e di progetto che riconosce la capacità di trasformare la cultura in speranza» così ha affermato Stefano Baia Curioni, Presidente Commissione valutatrice di Capitale Italiana della Cultura.
Sono intervenute, in modalità online Francesca Velani, Coordinatrice Parma Capitale della Cultura e Erminia Sciacchitano, Funzionaria del Ministero della Cultura. La redazione di un dossier di candidatura rappresenta il primo passo per ridisegnare la politica culturale. Che si tratti di programmare interventi e attività che esistono già o costruirne di nuove, la candidatura rappresenta un’importante occasione per programmare gli anni successivi. E’ necessario trasformare il dossier in un piano strategico indipendentemente dall’esito della selezione e mettere a sistema il ricco patrimonio storico-culturale, pubblico e privato, presente sul territorio, da inserire, in prospettiva, nel quadro della costruzione di partenariati nazionali ed europei. Questi i temi che sono emersi dalle loro parole.
Ha concluso i lavori Umberto Croppi, direttore di Federculture che ha spiegato che cosa sia l’Art bonus, le donazioni a favore del patrimonio culturale italiano. Introdotta nel 2014, l’agevolazione fiscale del 65% è attualmente una delle più vantaggiose misure per incoraggiare il mecenatismo in Europa.
Quest’anno, dai dati raccolti da Federculture, le donazioni hanno superato i 546,6 milioni di euro, con erogazioni liberali da parte di aziende o cittadini per il restauro, la protezione dei beni culturali e il sostegno delle attività delle Fondazioni lirico sinfoniche e dei teatri di tradizione. In Sicilia solo 1, 3 milioni di euro sono stati donati, ciò dimostra che l’Art Bonus va incentivato, in quanto ormai è diventato un modello a livello internazionale.
Tra le proposte puntuali di Federculture presentate al governo: detrazione delle spese fiscali, unificazione delle aliquote IVA, agevolare la circolazione della cultura in tutte le sue forme con un’ aliquota generale Iva per la cultura pari al 4%, allargamento dell’Art bonus rendendolo un incentivo al finanziamento di tutta la filiera culturale, committenza pubblica, destinando alla cultura quota parte degli investimenti in infrastrutture per dare alla creatività una fonte di finanziamento stabile e solida.
A Trapani si progetta e si riparte con la cultura. Un convegno che nasce dalla volontà di aprire un confronto sulle principali politiche di gestione e valorizzazione delle attività in ambito culturale.
Trapani è un case history comunque di successo: dalla candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2022 alla firma del Patto locale e intercomunale per la lettura. Il Comune di Trapani, nei prossimi mesi attiverà una collaborazione con l’Ordine dei Commercialisti al fine di incentivare l’Art Bonus con una campagna di comunicazione ad hoc. E ancora parteciperà al Lubec e si incontrerà con le Città finaliste con l’obiettivo di avviare una riflessione sui modelli di produzione culturale, dell’abitare e del turismo, alla luce delle progettualità attivate sui territori nell’ambito del percorso di candidatura.