La Cultura porta al rispetto, detta così sembra un qualcosa di scontato, invece basti pensare che tante volte si vede persone cosiddette acculturate mancare di rispetto all’ambiente e agli altri, quindi anche questa è cultura, ma non di paesi civili e democratici.
ALCAMO. Basta andare un po’ in giro per la città per capire dove c’è il disservizio o dove insiste la mancanza di civiltà: le immagini parlano chiaro. E’ una lotta culturale che non possono combattere solo i cittadini onesti, più più volte questi sono stati appellati con parole indicibili perché facevano notare che non si butta la carta a terra o altro, e si sono sentiti dire “esagerati” quando definiscono criminali coloro che abbandonano rifiuti nelle campagne.
Disservizio? Ma…
Questione disservizio? C’è, ce lo testimoniano le segnalazione che arrivano in redazione, però non è la causa principale del panorama cittadino, marino e delle campagne deturpato da abbandoni indiscriminati di rifiuti di ogni genere. Le problematiche dal punto di vista logistico esistono, basti pensare che alcuni cittadini ci hanno segnalato operatori della raccolta rifiuti che trascinano gli ingombranti provocando forti rumori, ma il non buon servizio è creato dai mezzi troppo grandi per entrare in tutte le stradine, particolare messo in evidenza da qualche cittadino più attento.
Inciviltà? Si.
Questione inciviltà? Semplicemente si, anche se si tratta di una minoranza, però molte volte questo concetto tende a far sottovalutare il fenomeno, però quando ci troviamo grandi quantità di rifiuti il primo pensiero è: saranno pochi, ma sporcano come se fossero una stragrande maggioranza.
Piazza della Repubblica e l’inciviltà
Piazza della Repubblica, una delle piazze più belle della città di Alcamo, da sempre esempio di civiltà e laboriosità degli alcamesi, sembra essersi trasformata nell’esempio dell’inciviltà e delle contraddizioni di una società allo sbando: bottiglie gettate qua e là, rifiuti vari abbandonati agli angoli e all’interno delle zone dove dovrebbe esser protagonista solo il verde, feci di cani non raccolte dai padroni, gli stessi che non si curano se l’animale abbatte qualche piantina e persone non certo educate che frequentano il posto. Non è la prima volta che scriviamo della situazione in cui versa Piazza della Repubblica, anche se dobbiamo segnalare di contro esempi di civiltà, come padroni di cani che raccolgono le feci dei cani, cittadini che vedono alberelli caduti e li sistemano, vecchietti che portano con se del cartone per sedersi nelle panchine e non l’abbandonano sul posto, alcuni commercianti che puliscono dove possono, residenti che spazzano ciò che viene lasciato sul marciapiede da qualche incivile. Sembrano mancare controlli, come più volte denunciatoci da residenti. E in merito al roseto, un signore ci segnala: “Bello, ma se non è custodito o controllato sarà preda dei vandali”. Nel caso specifico oltretutto possiamo testimoniare operatori della raccolta rifiuti che puliscono il più possibile.
Naturalmente i cittadini si rivolgono alle istituzioni preposte per chiedere spiegazione e richiedere soluzioni.
Su Piazza della Repubblica il Sindaco di Alcamo Domenico Surdi ci ha dichiarato: “Il Roseto è un primo deterrente abbellire e per continuare su questa linea sarà installato a brevissimo un nuovo parco giochi inclusivo. Infine anche in Piazza della Repubblica sarà possibile avere una presenza costante e manutentiva grazie ai PUC che prevedono l’utilizzo dei percettori di reddito di cittadinanza.
Andando più in generale “di sicuro bisognerà lavorare, e ne stiamo parlando, di più collaborazione con i cittadini – continua Surdi -, questo inteso non solo da un punto di vista culturale, ma anche come è capitato in altre situazioni: potenziare la possibilità di gestire e custodire gli spazi, come per esempio la villetta Don Bosco, dove è stato creato un chiosco”.
“Un’altra iniziativa – sempre il Sindaco di Alcamo – sarà messa in atto con la ditta che si occupa della raccolta differenziata, infatti è previsto la prossima settimana un incontro con la stessa per potenziare la pulizia costante delle ville. Infine un aspetto importante è quello dei controlli attraverso le pattuglie della polizia municipale e della dotazione di strumenti come telecamere, soprattutto nei centri di aggregazione“.
Su Alcamo Marina il sindaco precisa: “Il Porta a porta superato il 30 settembre si conclude, continua solo per i residenti, prima era fino al 10 settembre, ma in Consiglio Comunale cercheremo di estendere questo tempo, perché dopo il covid molti utilizzano le case di villeggiatura fino ad ottobre. Un argomento a parte è il fenomeno che ritorna a fine estate, che è quello degli abbandoni, su questo faremo una battaglia continua, non solo con le telecamere, ma con controlli e inasprimento delle multe, ma a monte ci vuole un comportamento rispettoso delle norme”.
Un’inciviltà diffusa
Il concetto espresso per Piazza della Repubblica è estendibile ad altre parti della città, ad Alcamo Marina e alle campagne alcamesi. Semplicemente i cittadini onesti e civili, come testimoniatoci, vogliono solo che si faccia di tutto per contrastare gli incivili, che rovinano l’immagine della città, che da sempre è stata individuata come capitale del Golfo.
Il “treno green”
Alcamo è stata sempre capofila in tantissime cose, anche nelle politiche culturali pro ambiente e turismo, ma in questo caso sembra accodarsi, quando va bene, ad altre realtà che stanno prendendo il “treno green”, che porta con se una rivoluzione anche dal punto di vista politico e economico, quindi un viaggio verso una maggiore cultura ambientalista, senza fare un danno al lavoro e all’economia, anzi tutto il contrario. Infine bisogna sottolineare che questo percorso finora sembra essere ad appannaggio di chi è agiato, ma le politiche economiche europee, nazionali e regionali potrebbero rendere più facile il “viaggio” anche a chi non può permettersi di spendere molto, perché vittima della crisi economica internazionale e nazionale.
Non solo Alcamo
Nel trapanese queste situazioni riguardanti i rifiuti non si verificano solo ad Alcamo, ma ci arrivano segnalazioni da quasi tutte le città della Provincia. In particolare abbiamo scritto qualche settimana fa su Castellammare del Golfo (Sarmuci, dove la spazzatura “domina” sulla bellezza: è caccia agli incivili) e su Trapani, dove i controlli effettuati dalla Polizia Municipale, anche grazie alle telecamere, hanno portato a sanzionare e fermare alcuni cittadini non certo civili, ma il Sindaco Tranchida però dopo aver condannato questi comportamenti ha voluto ringraziare “i cittadini che continuano incessantemente a segnalarci criticità ed abbandoni di rifiuti poiché purtroppo molti incivili continuano a sporcare” e sempre il Sindaco di Trapani ha voluto sottolineare che “il lavoro degli Ispettori Ambientali, in coordinamento con la Polizia Locale, comincia a dare i suoi frutti, ma non ci accontentiamo: possiamo fare ancora tanto per una Trapani più pulita e dunque più bella. Per ogni problematica, è possibile contattare i numeri 3296708111 oppure 3347997217”.
In sintesi un territorio minacciato dagli abbandoni di rifiuti, che hanno come risultato un danno all’ambiente, di conseguenza al turismo e all’intera economia di questo territorio.
Vogliamo terminare con una frase: “forse non lo sai, ma anche questa è mafia“.