Appello compagnia al presidente Musumeci
PALERMO. Aerolinee siciliane, compagnia aerea nata nella regione, fa un appello al governatore Nello Musumeci per impedire il trasferimento della compagnia aerea in una base di armamento non siciliana.
“Aerolinee Siciliane vuole operare in Sicilia.
Nell’attuale situazione, siamo al paradosso che la compagnia composta da piccoli azionisti siciliani debba emigrare e portare benefici economici a una regione diversa dalla nostra: troviamo che questa ipotesi sia assurda”, si legge in una nota. Una compagnia aerea fattura per ogni aereo in operatività circa trenta milioni l’anno, con una occupazione, sin dalla fase di startup di circa cento persone. In termini di tasse, almeno 7,5 milioni vanno ai vari soggetti coinvolti e allo Stato. “Il nostro problema – spiega Luigi Crispino – sta nell’opposizione insistita e immotivata, dimostrata da lettere, opposizioni al Tar e dichiarazioni pubbliche sottoscritte dell’amministratore delegato di Sac, per impedire che la compagnia possa avere un locale tecnico all’interno dell’aeroporto di Fontanarossa”. Si tratta di aree necessarie per lo stoccaggio di parti di ricambio per l’assistenza ordinaria agli aerei come olio, guarnizioni, ruote, strumenti e attrezzi, oltre gli strumenti per il controllo del bilanciamento dell’aereo prima del decollo. “Senza quel materiale sulla pista gli aerei non possono atterrare e partire. In gioco ci sarebbe la sicurezza di passeggeri e personale che nella nostra compagnia sono al primo posto delle priorità”, sottolinea Aerolinee Siciliane che ritiene che le argomentazioni addotte dalla Sac siano senza fondamento. (ANSA).