E’ tempo, per il nostro vino, di preparare bagagli e di partire alla volta di un tour, che lo porterà in giro per Paesi lontani, alla volta di India e Paesi Scandinavi. Il programma prevede esattamente: Mumbai, Nuova Delhi, Calcutta e Pune, le città indiane dove in questa settimana, dal 9 al 15 gennaio, si terranno seminari con buyers e ristoratori indiani per far conoscere il vino made in Sicily. Stoccolma, Oslo, Copenaghen, le tappe invece scandinave che si snoderanno dal 5 all’11 febbraio.
Dario Caltabellotta, direttore generale dell’ IRVV, sostiene che sia giusto puntare su questi mercati emergenti. Infatti, pare proprio che le aziende vitivinicole siciliane stiano apprezzando molto questa internazionalizzazione dei mercati e ne stanno cogliendo le opportunità. Tutto è nato quando a settembre, durante un evento in merito ai vini, tra i rappresentanti dei paesi partecipanti c’era il presidente dell’Indian Wine Academy, Subhash Arora, nonché editore di un giornale online (Wine & Food e Newsletter). Arora ha apprezzato molto i nostri prodotti e proprio in quella occasione, ci aveva detto di ritenere che negli ultimi dieci anni, la qualità dei vini siciliani è cresciuta in maniera esponenziale: “Prima si trattava per lo più di vini sfusi e troppo forti. Ora invece sono vini la cui tipologia incontra molto il palato indiano”. E fu prorio Arora ad avere l’idea di organizzare una serie di seminari in India per promuovere e far conoscere l’intera varietà dei vini siciliani, dai bianchi ai rossi. Tra le aziende vitivinicole partecipanti, Castel Venus, Nicosia e Colomba Bianca. Ben ventisei saranno invece le aziende partecipanti alle tappe nelle città dei Paesi Scandinavi: Cantine Russo, Di Sisa, Luna Sicana, Cantine De Gregorio, Baglio di Pianetto, Ottoventi, Cottanera, Vinimar, Valle dell’Acate, Planeta, Limonio, Tenute Mannino, Castellucci Miano, Villa Scaminaci-Madonna, Azienda Agricola Costantino, Donna di Coppe, Baglio dei fenicotteri, Gulfi, Cantine Rallo, Cusumano, Tenuta di Fessina, Tenimenti Zabù, Villa Grisa, Dimore di Giurfo-Palari, Bartoli e Settesoli.