Prematura in Ecmo a Catania, negativa dopo 20 giorni
PALERMO. Aumentano da ieri i nuovi positivi al covid 19 in Sicilia che oggi sono 7.248 a fronte di 47.948 tamponi processati in Sicilia.
Il tasso di positività sale al 15,1% ieri era al 12,3%.
La situazione è comunque stazionaria: ieri erano 3.463 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte però di 28.099 tamponi processati in Sicilia. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 7.852 su 43032 tamponi.
L’isola scende al sesto posto per contagi: ieri era al quinto.
Gli attuali positivi sono 277.811 con un aumento di 3.818 casi.
I guariti sono 3.959 mentre le vittime sono 51 e portano il totale dei decessi a 8.866. Sono 1.509 i ricoverati in ospedale, con 30 casi in meno rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 124, tre casi in meno rispetto a ieri.
A Lampedusa intanto l’Asp di Palermo ha organizzato tre giorni di Open day per consentire al maggior numero di isolani di vaccinarsi. L’Asp ha aperto le porte del poliambulatorio di contrada Grecale. “Al lavoro – dice in una nota l’azienda sanitaria – un’équipe composta da 11 operatori, tra medici, infermieri, educatori e personale amministrativo, coadiuvato da un team dell’Esercito”. Nel primo giorno di Open day, ieri, sono state 386 le vaccinazioni somministrate, di cui 66 prime dosi, 121 seconde e 199 dosi booster. Somministrate anche 42 dosi a bambini di età compresa tra 5 e 11 anni.
Ed è risultata negativa ai test molecolari la piccola di quattro mesi nata estremamente prematura – di 27 settimane e appena 800 grammi di peso – colpita dal Covid e sottoposta nell’ospedale San Marco di Catania alla tecnica della circolazione extracorporea pediatrica (Ecmo) nell’Unita operativa complessa di Neonatologia e Utin., diretta da Raffaele Falsaperla. Lo rende noto l’azienda universitaria del Policlinico etneo sottolineando di “avere raggiunto un primo importante risultato dopo la delicata decisione di sottoporre la neonata ad Ecmo, primo caso in assoluto trattato” nel nosocomio.
La piccola è stata trasferita nel reparto di Terapia intensiva neonatale del centro cardiologico pediatrico Mediterraneo di Taormina, diretto da Sasha Agati, “in attesa che suoi piccoli organi si riprendano e possa tornare a respirare in autonomia”.
La scelta viene definita dall’azienda ospedaliera “coraggiosa e tuttavia necessaria poiché la fragilità dei suoi polmoni non consentiva una risposta alle cure convenzionali”. “La neonata per tutti i 20 giorni in cui è stata positiva al virus – spiegano dal San Marco – è stata sottoposta a tutte le cure del caso ed è stata monitorata costantemente e amorevolmente dal personale ospedaliero”. “Le condizioni della piccola – conclude la nota dell’azienda – per il momento restano stazionarie, anche se tra i medici c’è cauto ottimismo dopo questo primo step, nella speranza che presto possa finalmente tornare a casa e ritrovare l’affetto della sua famiglia”. (ANSA).