PALERMO. Sono stati condannati dal Tribunale di Palermo, presieduto dal Gup Paolo Magro, diversi uomini legati alla famiglia mafiosa di Calatafimi Segesta arrestati durante l’operazione “Ruina” nel dicembre del 2020.
La condanna più pesante è arrivata per Nicolò Pidone, vent’anni in continuazione di una precedente condanna. Quest’ultimo è considerato dalla Dda di Palermo il capo famiglia di Calatafimi-Segesta all’interno del mandamento di Alcamo. Un uomo che secondo gli inquirenti avrebbe fatto “carriera” dopo la sua scarcerazione nel 2017 all’interno di cosa nostra. Pidone, infatti, venne già arrestato e condannato per mafia nell’ambito dell’indagine denominata Crimiso.
Le altre condanne riguardano: Tommaso Rosario Leo 13 anni, Gaetano Piacenza 8 anni e 8 mesi, Domenico Simone 3 anni, Ludovico Chiapponello 2 anni e 6 mesi. Assolti Andrea Ingraldo e Vincenzo Ruggirello.