L’ente artistico affidato a due specialisti del settore
TRAPANI. Il sindaco Giacomo Tranchida, assieme al Cda e all’assemblea dei soci, in un battibaleno hanno risolto la crisi del Luglio Musicale Trapanese, segnata nel giro di poche ore da due dimissioni pesanti, quelle del Consigliere Delegato, Matteo Giurlanda, e del Direttore Artistico Carmelo Caruso, ex direttore del Conservatorio Bellini di Palermo. Le prime dimissioni sono state quelle di Caruso che si è lasciato andare anche a commenti sulla stampa, sebbene , si è fatto notare, dalla sua nomina, risalente a un mese addietro quando prese il posto di un altro dimissionario, il maestro Matteo Beltrami, non avesse mai firmato un contratto; poi hanno fatto seguito le dimissioni di Giurlanda, che ha addotto motivi professionali, è uno dei migliori affermati commercialisti e consulenti in città, con il montare delle polemiche ha forse preferito lasciare per rimettere tutto nelle mani del sindaco Tranchida, per non tirarlo dentro le polemiche subito mosse dall’opposizione consiliare.
I nomi sono stati proposti dal sindaco Tranchida, che è anche il presidente dell’ente artistico, e sono state condivise in maniera unanime. Nuovo consigliere delegato è Giuseppe Butera, dirigente regionale in pensione, ha percorso la sua carriera all’interno di quella che fu l’Azienda Provinciale per il Turismo, per approdare poi alla Fondazione Erice Arte. Al suo fianco un nome importante dello scenario musicale internazionale, il maestro Walter Roccaro, laurea in Giurisprudenza, per sei anni, tra il 2014 e il 2020, è stato direttore del Conservatorio “Antonio Scontrino” di Trapani, allievo di Bruno Canino, pianista di fama internazionale, è docente in masterclass in accademie europee. Butera e Roccaro non si sono potuti prendere libero il fine settimana, e si sono subito messi al lavoro, con la edizione numero 74 della stagione lirica che è già alle porte e per la quale, in qualche modo, Giurlanda aveva preparato il cartellone. Tranchida a suo tempo aveva scelto Giurlanda sopratutto per mettere ordine ai conti del “Luglio”. Sembra che comunque di questo in qualche modo Giurlanda continuerà ad occuparsi. «Il Luglio Musicale – dice Tranchida – grazie alle scelte ed azioni di questi ultimi anni, oggi vanta una situazione patrimoniale solida mentre continua a scontare, come tutti i teatri italiani ed a maggior ragione dopo la pandemia, problemi di liquidità, a fronte di ingenti crediti nei confronti dello Stato (esercizi 2021/22) e Regione (esercizi 2019/20/21/22)». «La necessaria separazione professionale tra la dirigenza amministrativa ed artistica non sempre hanno trovato sintesi ed equilibrio armonico che vanno ricercate necessariamente nell’interesse del Luglio senza primogeniture ne forzature – dichiara ancora Tranchida -. Oggi oneriamo due qualificati professionisti che hanno al pari a cuore il Luglio e gli interessi preminenti della Città di Trapani. Nei prossimi giorni terremo con il CdA del Luglio ed il M° Roccaro una conferenza stampa per la presentazione del programma artistico con eventuali variazioni». Il sindaco ringrazia Giurlanda ma non Caruso, preferisce parlare di Beltrami al momento dei saluti. «Un particolare ringraziamento – dice – a loro ed a quanti comunque si sono spesi in questi anni di transizione e pandemici, dal dottore Giurlanda al M° Beltrami ed in particolare a tutto il personale ed agli artisti che non hanno negato energie ne si sono risparmiati di collaborare seppur a fronte dei sopradetti ritardi nella liquidazione dei relativi compensi. Il futuro prossimo ci porta a guardare avanti e con serenità, tanto dal punto di vista del potenziamento infrastrutturale e della plurale offerta artistico-culturale (acquisiti nuovi finanziamenti per la ristrutturazione di Palazzo Lucatelli, per il completamento del teatro Pardo, potenziamento Casina delle Palme e finalmente consegnati i lavori regionali per il Teatro Tito Marrone), quanto gestionale nella nuova versione giuridico organizzativa con la nascita di una specifica Fondazione come previsto nel programma di governo. In tale direzione – conclude il sindaco – ricercheremo e consolideremo intese con Enti pubblici e privati nonché con Associazioni Culturali e investitori o coproduttori, al fine di potenziare e migliorare in maniera plurale l’offerta artistica e culturale.
La candidatura a Capitale Italiana della Cultura che insieme all’Assessore d’Ali e come maggioranza di governo abbiamo proposto, non era una provocazione ma una scelta strategica che continuiamo a perseguire nonostante le note difficoltà finanziarie in cui si dibattono gli enti locali anche in conseguenza della crisi socio economica pandemica».