Sono stati assolti dal Tribunale di Trapani per non aver commesso il fatto, l’ex Sindaco Nicola Coppola e il capo dell’Ufficio Tecnico l’ ing. Simone Cusumano, accusati di aver consentito che i reflui urbani della città venissero immessi in mare, con condotta sottomarina senza alcun trattamento depurativo. L’indagine partiva dalle condizioni dei depuratori nel trapanese. Questione che ha coinvolto tantissimi comuni del trapanese tra cui: Trapani, Isole Egadi, Partanna, Valderice Castellammare del Golfo, Alcamo, Custonaci e San Vito Lo Capo. Per il Procuratore Agnello nel territorio di competenza della Procura di Trapani “meno del20 per cento dei depuratori ha una valida autorizzazione allo scarico dei liquami”.
Gli imputati, assistiti dagli avvocati Leone e Lentini, ripercorrendo tutta la storia del depuratore hanno dimostrato che sia l’Ing. Cusumano e l’ex Sindaco Coppola hanno fatto tutto il possibile di loro competenza per la realizzazione del nuovo depuratore.
Il periodo in questione va dal 2013 al 3 novembre 2015, periodo in cui l’amministrazione Coppola doveva affidare la progettazione e aggiudicare l’appalto dell’opera. Impegno non mantenuto per via di una mole burocratica umanamente insostenibile. Dal 3 Novembre 2015, il Consiglio dei Ministri, ha estromesso dalla questione il Comune di Castellammare del Golfo, nominando come Commissario per la depurazione in Sicilia l’Assessore Regionale Nadia Contrafatto. Al Commissario, poi succeduto da altri due, è stato affidato la progettazione e l’esecuzione di 92 impianti di depurazione tra cui quello di Castellammare del Golfo. Ad oggi, a distanza di sei anni e mezzo, è stato solamente affidato l’incarico per la progettazione definitiva ed esecutiva ad una associazione di tecnici e non risulta che tale progetto a tutt’oggi sia stato presentato agli organi competenti .
Durante il dibattimento è stato dimostrato, altresì, che l’Amministrazione e l’Ufficio Tecnico nulla poteva fare per impedire lo scarico dei liquami a mare, del depuratore in contrada Cerri, se non portare avanti a ritmi serrati la realizzazione del progetto per un nuovo depuratore. L’altra alternativa sarebbe stata l’evacuazione della città. Nello specifico l’attuale depuratore in questione, allontana le acque reflue dalla riva, dal sottocosta, attraverso una condotta sottomarina, e le porta a circa 500 metri, al largo sul mare aperto, quant’era la condotta sottomarina a trenta metri di profondità
Per l’accusa, sostenuta dal Pubblico Ministero, questa criticità poteva essere superata realizzando una vasca di accumulo, dove stoccare giornalmente i reflui non trattati per essere trasportati in altro depuratore autorizzato a ricevere il refluo- rifiuto. Tesi non considerata plausibile dal parte del giudice, in quanto tenuto conto del numero di quindici mila abitanti, si sarebbero dovuto utilizzare qualcosa come 180 autoespurgo al giorno per trasportare il refluo – nel più vicino depuratore autorizzato che si trova a Priolo. Alla luce dei vari fatti esposti, dall’accusa e dalla difesa, il giudice Roberta Nodari, del Tribunale di Trapani, ha assolto, in data 8 luglio 2022, l’ex Sindaco Coppola e l’Ing. Cusumano per non aver commesso il fatto.
Tutta la cronistoria del Depuratore di Castellammare del Golfo
Il Depuratore Comunale sito in c. da Cerri, è stato realizzato nel 1982. Fin dall’ ultimazione dei lavori il depuratore, pur messo in funzione per qualche giorno, veniva immediatamente disattivato in quanto non era in grado di svolgere la sua funzione depurativa e i liquami, invadevano le aree circostanti e la strada di accesso al porto adiacente al depuratore, creando notevole danno ambientale e pericolo per la salute pubblica. Per tale motivo fin da subito nel 1982 veniva attivato un sistema di By-Pass che consentiva ai liquami di raggiungere il punto finale della condotta sottomarina senza alcun trattamento depurativo.
Per oltre vent’anni, le Amministrazioni Comunali che si sono succedute fino al 2003 non hanno preso alcuna iniziativa per rifunzionalizzare l’impianto, ma intervenendo solo sporadicamente con piccoli interventi urgenti che mai hanno consentito l’attivazione dell’impianto stesso.
Nel 2003, su impulso dell’amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Giuseppe Ancona e’ stato redatto un primo progetto di ristrutturazione del depuratore e della condotta sottomarina. Tale progetto di importo pari ad €. 4.700.000, su delega del Sindaco Ancona veniva trasmesso alla Provincia di Trapani per curarne il progetto esecutivo e la gara di appalto. Tale gara veniva aggiudicata provvisoriamente all’ Associazione Temporanea di imprese – So.Te.Co.-MAFRA s.r.l della Calabria
Nel Marzo del 2006 il Comune di Castellammare del Golfo viene sciolto per infiltrazioni mafiose e viene nominata ad amministrare il Comune una Commissione Prefettizia, presieduta dal Prefetto Vito Mattera, il quale ritenendo illegittima la procedura adottata dalla Provincia invitava la stessa a revocare in autotutela l’aggiudicazione provvisoria a trasmettere tutta la documentazione al Comune ,al fine di procedere alla pubblicazione di una nuova gara da effettuare presso l’ufficio UREGA di Trapani .
Dopo oltre un anno di corrispondenza , nel 2008 la Provincia Regionale di Trapani procedeva alla revoca dell’aggiudicazione provvisoria in favore dell’ATI SO.TE.CO.- ma.fra s.r.l. .
In Aprile del 2008 alla prima Commissione Prefettizia subentra una seconda Commissione Prefettizia presieduta dalla Dott.ssa De Miro la quale dispone l’aggiornamento del progetto per €. 5.500.000.00 per potere avviare le procedure di gara con i prezzi aggiornati.
A Giugno 2008 a seguito di nuove elezioni amministrative si insediava la nuova Giunta Comunale guidata dal Sindaco Marzio Bresciani il quale nominava l’Ing. Cusumano Responsabile del Terzo Settore LL.PP. e manutentivo.
La nuova giunta presieduta dal Sindaco Bresciani, non condividendo la scelta effettuata delle precedenti amministrazioni, cioè quella di ristrutturare il vecchio depuratore già finanziato per €. 5.500.000.00 , in quanto ritenuto incompatibile con lo sviluppo turistico del territorio e della zona in particolare , dopo numerosi confronti e consultazioni, nel 2010 Bresciani delibera di optare per la costruzione di un nuovo impianto di depurazione, da realizzare in altro sito .
Con tale delibera la giunta abbandonava definitivamente la volontà di ristrutturare il depuratore esistente ed optava per la realizzazione di un nuovo impianto, da ubicare piu’ avanti di circa trecento metri, alla radice del molo foraneo.
Nel 2011 il Sindaco Bresciani affidava l’incarico di consulenza esterna per supportare l’ufficio tecnico nella redazione di uno studio di fattibilità per la realizzazione del nuovo impianto di depurazione , progetto che nel 2012 veniva approvato e finanziato con delibera CIPE n. 60/2012, per un importo di €. 18.300.000,00.
A Febbraio 2013 il Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti, comunicava le procedure da porre in essere per l’attuazione degli interventi ed autorizzava i Comuni destinatari dei suddetti finanziamenti ad affidare tutti gli incarichi e i servizi necessari per la redazione dei relativi progetti.
A seguito di tale autorizzazione, l’Ing. Cusumano nella qualità di Responsabile del III Settore, attivava tutte le procedure necessarie , con gare ad evidenza pubblica, per l’affidamento degli incarichi occorrenti, per la redazione del Progetto Preliminare, da porre a base di gara ai sensi dell’art. 53 del Decreto legislativo 163/2006 e s. m., fino alla fase di realizzazione dell’opera;
Nel Giugno 2013 si insedia la giunta guidata dal Sindaco Nicola Coppola che immediatamente si attiva per la redazione del progetto che appena redatto viene approvato dall’Amministrazione Comunale.
A Gennaio del 2014 il progetto viene trasmesso, al Ministero dell’Ambiente per verificare se l’intervento progettato e’ idoneo a risolvere le criticita’ riscontrate .
Avuto il parere favorevole del Ministero dell’Ambiente il progetto veniva trasmesso a tutti gli enti interessati Della Regione Siciliana per esprimere il proprio parere in conferenza dei servizi
A Maggio del 2015 si è tenuta la Conferenza di Servizi, presso la Commissione Regionale LL.PP. ai fini dell’acquisizione pareri , autorizzazioni e nulla osta previsti dalla normativa vigente.
Dal 3 Novembre del 2015 in poi la progettazione e la realizzazione è stata commissariata e trasferita in capo alla Regione Siciliana.