“Dopo che l’Assemblea Regionale Siciliana – commenta Valentina Palmeri – aveva approvato il mio DDL voto per l’applicazione della pena pecuniaria e il sequestro di beni per i reati di incendio e incendio boschivo, nonché per favorire l’utilizzo di mezzi di sorveglianza militari per l’identificazione dei colpevoli ed il monitoraggio dei siti e dopo che alcune norme sono state recepite a livello nazionale, mi sarei aspettata che il Governo regionale, si attivasse per la stipula di accordi col Governo nazionale per la tutela delle aree minacciate anche attraverso droni militari a pilotaggio remoto.
Ma così non è stato e il Governo regionale continua a mettere fragili pezze piuttosto che attuare sistemi concreti di prevenzione e sorveglianza. Con l’aumentare della temperatura e l’incalzare del forte vento di scirocco la nostra terra brucia ancora, con la conseguente distruzione del patrimonio naturalistico, o di ciò che resta!
Nella sola provincia di Trapani, Monte Polizo, Bosco Scorace e Pantelleria devastati, con centinaia ettari di vegetazione boschiva bruciata. Non meno grave la situazione in tutte le altre province. Nonostante la prontezza delle squadre di soccorso, intervenute via terra e aerea, è difficile contrastare il divampare del fuoco con strumenti inadeguati.
E in queste ore di campagna elettorale, appare ancora più surreale la politica italiana, che di fronte alla sempre più evidente e grave emergenza climatica che miete vittime umane e distrugge l’ambiente, continua a parlare di tutt’altro. Tanta la rabbia, crediamo di aver raggiunto importanti traguardi invece poi siamo vittime di una cultura che ha un’idea approssimativa dell’ambiente e che partecipa alla sua devastazione in vari modi.”