Annunciato il licenziamento a 9 dipendenti di Telegiornale di Sicilia, cinque giornalisti, compreso il coordinatore redazionale, tre tecnici di montaggio e operatori di ripresa e un tecnico radio.
di redazione
L’editore ha comunicato che ”da innovativa emittente di intrattenimento TGS dovrà essere perfettamente integrata con le piattaforme digitali e social del Gruppo. La nuova impostazione non prevede la produzione del telegiornale legato all’informazione locale, compreso ogni tipo di servizio prodotto dal tandem giornalista-operatore sul territorio, in quanto attività ritenuta non più strategica e sinergica”.
“Verranno mantenuti – spiega la proprietà dell’emittente – i notiziari nazionali chiusi e le previsioni del tempo forniti da società terze. Sulla radio si produrrà uno spazio occupato dalla sola lettura dei titoli dei quotidiani del Gruppo e che verrà trasmesso anche in televisione. Resteranno in palinsesto, prodotte internamente, due trasmissioni sportive”, TGStudioStadio e TGStudioSport. La Società intende inoltre proseguire nella realizzazione delle trasmissioni televisive di intrattenimento che hanno goduto di un indiscusso successo.
Sindacato e Ordine dei giornalisti si schierano a fianco dei colleghi. Assostampa Sicilia e Fnsi “sono impegnati nella trattativa al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e affinché i telespettatori non siano privati dell’informazione. Le condizioni economiche dell’azienda e della controllante S.E.S. consentono di trovare soluzioni alternative ai licenziamenti”.
Odg Sicilia: “Anche di fronte a motivazioni legate alla crisi economica e alle sue conseguenze, l’Ordine non può che stigmatizzare politiche che vedono il licenziamento come una soluzione”.
Il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e il segretario Slc Cgil Palermo Marcello Cardella: “Chiediamo l’annullamento dei licenziamenti e il ricollocamento dei lavoratori in altre aziende del gruppo. E rivolgiamo un appello alla politica e alle istituzioni affinché si mobilitino per scongiurare lo smantellamento della redazione giornalistica televisiva e del suo apparato tecnico a salvaguardia dell’occupazione e del diritto all’informazione dei cittadini. Le motivazioni alla base della richiesta di licenziamento parlano di costante riduzione dei ricavi e di una riorganizzazione interna che passerà dal sacrificio della produzione del telegiornale locale e regionale a vantaggio di un’offerta televisiva che prevede il mantenimento dei soli notiziari nazionali, di trasmissioni sportive e di intrattenimento, sui cui la società intende puntare, in linea con le prospettive aziendali del Gruppo”. I sindacati hanno espresso la ferma convinzione “che, all’interno delle scelte aziendali, la testata debba essere rilanciata mantenendo e rafforzando i servizi delle edizioni del telegiornale locale, per garantire maggiori introiti pubblicitari e finanziamenti. E non procedendo al taglio indiscriminato degli organici, facendo pagare il conto della razionalizzazione ai lavoratori”.
A tutela del personale TGS, che fa capo al gruppo editoriale Società Editrice Sud, chiede un intervento immediato del sindaco di Palermo Roberto Lagalla il consigliere comunale Ottavio Zacco (FI): “Non è giustificabile far pagare ai dipendenti le colpe della crisi economica o di una cattiva amministrazione. Ormai è diventata prassi comune a molti imprenditori far gravare le proprie inefficienze amministrative sulla pelle dei lavoratori e delle loro famiglie. Occorre un immediato intervento del Sindaco, affinché si attivino tutte le iniziative politiche e amministrative affinché si garantiscano i livelli occupazionali dei lavoratori impiegati presso la sede di Palermo e contestualmente si diano regole certe a garanzie dei lavoratori del settore editoriale.”
“Spero che ci possano ancora essere margini per un ripensamento. L’emittente televisiva Tgs rappresenta un baluardo dell’informazione televisiva siciliana e i 9 licenziamenti annunciati dalla proprietà sono un colpo duro per l’informazione della nostra Isola”. Così il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo. “L’intero sistema editoriale e informativo è in sofferenza ma serve uno sforzo da entrambe per la parti e sedersi nuovamente attorno ad un tavolo. Intanto esprimo solidarietà ai lavoratori, 9 tra giornalisti e tecnici, che hanno ricevuto la comunicazione di mobilità”.