TRAPANI. Sequestrata al porto di Trapani un’autobotte da 35.000 litri contenente gasolio denaturato di cui era stata simulata l’erogazione ad una motonave in navigazione nelle acque comunitarie. Gli accertamenti tecnici disposti dalla Procura della Repubblica di Trapani hanno, però, confermato la permanenza a bordo di un discreto quantitativo di gasolio agevolato che solo l’intervento dei funzionari delle Dogane di Trapani, coadiuvati dai militari della Guardia di finanza, ha impedito venisse portato altrove.
Continui i controlli dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli sulla movimentazione dei prodotti energetici ed in special modo di quelli agevolati il cui carico fiscale viene considerevolmente abbattuto, a volte integralmente, in quanto destinati a particolari attività economiche. Ed è il caso del gasolio utilizzato nella navigazione in acque comunitarie per il quale il legislatore ha previsto l’esenzione dall’accisa e la non imponibilità IVA, rinunciando, avuto a riferimento la tassazione dei primi mesi del 2022, alla ragguardevole somma di circa 35.000 mila euro per ogni rifornimento da 35.000 litri. L’attenzione dei funzionari delle Dogane di Trapani si è in particolare spostata sui bunkeraggi diretti ad una Moto Nave noleggiata dal Ministero dell’Interno per l’accoglienza dei migranti anche affetti da Covid 19. Le indagini coordinate dalla Procura di Trapani hanno permesso di appurare che in diverse occasioni il gasolio agevolato alla stessa destinato non era stato integralmente consegnato, rendendosi pertanto utilizzabile per usi non agevolati (autotrazione) in totale evasione delle imposte altrimenti gravanti. Il GIP ha integralmente accolto la richiesta di convalida del sequestro preventivo dell’autobotte.