PALERMO. Si è svolta questa mattina la commemorazione di Piersanti Mattarella, ucciso dalla mafia il 6 gennaio del 1980 davanti alla sua abitazione di via Libertà. Un omicidio che bloccò il processo di rinnovamento portato avanti dal presidente della Regione.
«Un uomo – commenta il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – che ha combattuto la mafia attraverso le istituzioni. Oggi abbiamo celebrato la vita compiuta di uomo di grande valore che ha combattuto la mafia attraverso le istituzioni. Istituzioni che, lui per primo, ha sempre preteso che fossero trasparenti». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani alla cerimonia di commemorazione per l’anniversario dell’omicidio di Piersanti Mattarella, ucciso dalla mafia a Palermo il 6 gennaio 1980.
«La mafia – ha aggiunto il governatore – non va sottovalutata, va combattuta senza se e senza ma, perché si infiltra. Non è né di destra né di sinistra. Il contrasto del mio governo alla criminalità organizzata sarà massimo, attraverso una verifica attenta degli appalti e di tutto quanto attiene all’utilizzazione dei fondi pubblici».
Tra i presenti stamane, i figli di Piersanti Mattarella, Bernardo e Maria, il sindaco Roberto Lagalla, il vice presidente dell’Ars Nuccio Di Paola, il presidente della Regione Renato Schifani, il prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta il presidente della Commissione regionale antimafia Antonello Cracolici, altri esponenti politici e i vertici delle forze dell’ordine. Piersanti Mattarella sarà ricordato anche a Castellammare del Golfo, dove nacque nel 1935: alle 11.30 sarà deposta una corona d’alloro sulla sua tomba, nella cappella della famiglia che si trova nel cimitero comunale.
“La sua figura rappresenta ancora oggi un simbolo e un esempio di alta politica, improntata sul dialogo, il servizio ai cittadini e il contrasto al potere di Cosa nostra. Il suo omicidio – ha detto il sindaco Lagalla – resta ancora oggi avvolto da troppe ombre e mi unisco all’appello dei familiari che anche in questi giorni chiedono di continuare a indagare per arrivare a una piena verità. Un atto doveroso per onorare la memoria di Piersanti Mattarella e di tutte le vittime della mafia. Per questa ragione, ritengo importante sottolineare l’impegno che il nuovo procuratore di Palermo Maurizio De Lucia e i suoi collaboratori stanno mettendo in campo nel condurre nuovi accertamenti sulle responsabilità di questo delitto”.