È stato assolto dall’accusa di abuso di ufficio, con la formula “perché il fatto non sussiste”, l’Ing. Simone Cusumano. I fatti in questione risalgono al 2014 quando l’ex responsabile del Terzo Settore è stato accusato di aver eseguito un provvedimento del Sindaco Marzio Bresciani riguardante la rimozione di una catena, collocata trasversalmente sulla strada da parte di alcuni proprietari in via Ciro Menotti a Scopello, con lo scopo di impedire il transito.
Lo stesso Ingegnere avrebbe dato disposizione, e successivamente diffidato, il geom. Colomba, responsabile dei provvedimenti espropriativi, a predisporre tutti gli atti per acquisire al Patrimonio Comunale il tratto di strada di via Menotti.
Secondo l’accusa Cusumano si sarebbe dovuto astenere dall’eseguire l’ordinanza Sindacale, perché in tale strada la moglie dello stesso Ingegnere gestiva un negozio di abbigliamenti-souvenir e l’apertura della strada avrebbe favorito le vendite. Inoltre, sempre secondo l’accusa, Cusumano avrebbe costretto il geometra Colomba a compiere atti illegittimi e cagionato l’avvio di un procedimento disciplinare per il suo rifiuto ad adottare gli atti.
Nella sentenza, emessa venerdì scorso dal Tribunale di Trapani, a firma del giudice Enzo Agate, sono state accolte le tesi difensive dell’Ing. Cusumano in cui si evidenziava che la rimozione della catena non avrebbe procurato alcun aumento del traffico ne pedonale ne carrabile, oltre a evidenziare il fatto che l’immobile non fosse di proprietà di Cusumano. Inoltre, il tratto di strada della via Menotti era una Regia Trazzera e come tale era area già demaniale. Nel 2003 era diventata strada Comunale che necessitava soltanto formalmente della voltura catastale.
In data 16 settembre 2022 il reato contestato all’Ing. Cusumano è stato prescritto dal Collegio giudicate. Prescrizione al quale, lo stesso imputato, difeso dall’avv. Sammaratano, si è opposto comunicando al giudice di volervi rinunciare e chiedendo che fosse emessa sentenza. Scelta opportuna, in quanto durante il dibattimento è emerso che non c’era alcun interesse personale dell’Ing. Cusumano a volturare tale area se non quello di tutelare la pubblica amministrazione. Inoltre, lo stesso PM, il quale ha ripercosso tutta la vicenda con la documentazione prodotta dall’ingegnere, ha concluso che il comportamento di Cusumano è stato corretto e conforme alla norma fin dall’inizio.