Circa dodici anni fa, il 20 Luglio 2000, il Parlamento italiano istituì per legge, la numero 211, il giorno della memoria, facendolo cadere il 27 gennaio di ogni anno per ricordare lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico. La data scelta è quella dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, in Polonia. Primo Levi ebbe a dire: “Spaventa il pensiero di quanto potrà accadere quando tutti i testimoni saranno spariti”. Proprio in questi giorni in Germania un sondaggio chiedeva cosa fosse Auschwitz ed è terribile scoprire che pochissimi sapevano cosa fosse, mentre per la maggior parte non aveva nessun significato. La memoria ci deve salvare da questa ignoranza dilagante perchè ricordare è l’unico modo per non reiterare gli stessi errori. Grande responsabilità investe gli insegnanti che dalle loro cattedre possono fare tanto per preservare il valore della memoria in tutte le scuole di ogni ordine e grado, perchè anche i più piccoli possono capire. Ricordiamo che il 27 Gennaio non è stato scelto solo dall’Italia come data simbolo, ma anche le Nazioni Unite in assemblea generale hanno scelto questa data a perenne ricordo della “shoah”, termine ebraico che significa catastrofe.