TRAPANI. Si avvia a conclusione il processo “Palude 2” a seguito di una lunga istruttoria dibattimentale che ha visto imputato con l’accusa di corruzione e atti contrari ai doveri di ufficio il responsabile dei Lavori Publici del Comune di Castellammare del Golfo l’ingegnere Simone Cusumano, in concorso con gli imprenditori Antonio Caleca e Antonino Saverino Caleca.
Al primo capo di imputazione si aggiunge anche l’accusa di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente per l’affidamento dell’incarico diretto, dato dall’Ing. Cusumano all’Ing. Stabile Antonino, ed in concorso con lo stesso relativamente al progetto per l’ efficientamento energetico dell’ex edificio scolastico Plesso Buccellato.
Venerdì scorso, presso il Tribunale di Trapani, sono stati sentiti dall’organo collegiale presieduto dal magistrato Enzo Agate il pubblico ministero, Giulia Signaroldi, e per la parte civile del Comune di Castellammare del Golfo, l’avv. Mario Sanacore.
Al termine della requisitoria il pm ha chiesto, per entrambi i capi d’imputazione l’assoluzione in favore di tutti gli imputati con la formula “perché il fatto non sussiste”.
Inoltre, per il pm, le procedure seguite dal Cusumano, in entrambi i casi, erano state adottate nell’esclusivo interesse del Comune di Castellammare del Golfo. La parte civile invece ha richiesto invece la condanna e il pagamento in favore del Comune di duecentomila euro a titolo di risarcimento danni.
L’udienza è stata rinviata al 30 giugno 2023 per le arringhe difensive e per l’eventuale sentenza.