Attimi di paura la notte scorsa tra i passeggeri nell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania per un incendio divampato al piano terra del terminal A dello scalo, nell’area arrivi, che ha determinato un fuggi fuggi generale dall’aeroporto, il terzo d’Italia.
Fortunatamente non ci sono stati feriti: solo qualche persone intossicata dal fumo.
Pesanti invece i disagi che hanno dovuto subire i viaggiatori: secondo le prime stime comunicate da ItaliaRimborso sarebbero quasi 39mila mila al giorno quelli coinvolti nello stop dello scalo.
La Sac, la società che gestisce lo scalo, all’alba di stamane aveva deciso lo stop ai voli fino alle 14 di mercoledì 19 luglio, ma per alleviare i disagi per i passeggeri, nel pomeriggio ha aperto il terminal C permettendo due voli l’ora in attesa di aumentare progressivamente il traffico.
Da più parti lo stop programmato fino a mercoledì era stato infatti definito “disastroso” per l’economia e il turismo. Molti i passeggeri fuori dallo scalo la notte scorsa, tra chi doveva imbarcarsi e chi era appena atterrato. “Ho trovato il fuoco, c’era un macello”, ha spiegato un signore. Una ragazza appena atterrata nello scalo quando stava divampando l’incendio ha raccontato: “Siamo rimasti un quarto d’ora sull’aereo. Il personale di bordo ci ha rassicurati”. Mentre un altro appena sbarcato con un trolley lamenta la scarsa assistenza: “Non ci hanno dato alcuna informazione su quello che dovevamo fare”.
L’allarme è scattato alle 23:29 ; i Vigili del fuoco, subito intervenuti con numerose squadre, sono riusciti a spegnere le fiamme soltanto alle 5.40 di stamane. Le cause sono ancora da accertare. Secondo i primi rilievi il rogo sarebbe partito dall’impianto di condizionamento dell’aria. La Procura ha aperto una inchiesta e l’Enac ha istituito una Commissione interna per accertare quanto accaduto.
I pompieri del Comando provinciale di Catania per risalire alle cause annunciano “ulteriori e più approfonditi accertamenti tecnici” per domani. L’Ad della Sac Nico Torrisi ha ringraziato “tutti gli enti di Stato, l’unità aeroportuale per il grande e ininterrotto sforzo. I danni al Terminal A sono assolutamente marginali e non è andato a fuoco, come è stato detto, tutto l’aeroporto ma una piccola parte che stiamo già ripristinando e che speriamo di riaprire al più presto. La procedura di emergenza è stata eseguita perfettamente e ho ringraziato le forze dell’ordine e i vigili del fuoco che sono stati rapidi ed efficaci. Il loro intervento ha circoscritto immediatamente le fiamme, non ci sono stati problemi di alcun genere per la salute”.
Intanto, nel primo pomeriggio la situazione è stata al centro di una riunione convocata dal prefetto Maria Carmela Librizzi. Da questa mattina gli aeroporti di Palermo e Trapani stanno affrontando insieme l’emergenza voli. E’ stato deciso d’intesa con Trenitalia una serie di corse speciali da e per l’aeroporto di Punta Raisi. La Regione siciliana ha attivato il tavolo di coordinamento per garantire che i voli sospesi siano riprotetti negli scali di Palermo, Trapani e Comiso. Di tutt’altra natura invece la disavventura dei circa 180 passeggeri diretti a Palermo che da ieri sono bloccati all’aeroporto di Zante, in Grecia, per un volo cancellato da Volotea. “Inizialmente il volo era previsto alle 17.20 di ieri – racconta un passeggero in viaggio con la famiglia -, poi posticipato e infine, alle 20, cancellato, con l’invito della compagnia a ripresentarsi alle 12:50 del giorno successivo. Lo stesso avviso precisava che i viaggiatori avrebbero dovuto anticipare tutte le spese di vitto e alloggio”. Oggi il volo riprogrammato non è mai partito e il decollo è previsto per le 23:15. Pm, l’ipotesi di reato dopo la relazione
Incendio colposo o doloso: sarà una di queste due ipotesi di reato che la Procura di Catania contesterà nel fascicolo, al momento senza indagati, sul rogo nello scalo internazionale Vincenzo Bellini. “Al momento – spiega il procuratore Carmelo Zuccaro – è troppo presto per fare ipotesi: attendiamo la prima relazione sul caso e poi decideremo. Faremo accertamenti, come d’abitudine, anche su interventi e prevenzione, senza lasciare alcunché al caso. Al momento registriamo che non ci sono stati feriti. Speriamo che l’aeroporto riapra al più presto perché è determinante per la città e la Sicilia”
Passeggeri, ‘c’era un macello’
“Stavamo partendo poi c’era tanto fumo dove eravamo noi. Non ci hanno fatto uscire poi qualcuno ha aperto la porta d’emergenza. In quel momento è scattato l’allarme e non quando c’era il fumo. Poi ci hanno buttato tutti fuori e ci hanno detto andate a casa e nessuno sa cosa fare. Che ne so. Stiamo aspettando un taxi. Speriamo arrivi. Andiamo in centro. Poi vediamo domani”. E’ il racconto che ha fatto a Rainews 24 una donna tra i passeggeri che la notte scorsa sono stati fatti evacuare dall’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania a causa di un incendio sviluppatosi nel piano inferiore dello scalo, nell’area arrivi, domato poi intorno all’una di notte dai vigili del fuoco. Molti i passeggeri ieri fuori dallo scalo che non sapevano dove andare e cosa fare. “Non hanno detto niente – ha raccontato un signore trascinando il suo trolley”. Una ragazza che stava per sbarcare dall’aereo ha detto: “Siamo rimasti un quarto d’ora sull’aereo. Il personale di bordo ci ha rassicurati”. “Arrivato in aeroporto – ha raccontato un altro passeggero – ho trovato il fuoco, c’era un macello. Adesso aspettiamo cosa ci dicono. Ci sono persone in mezzo alla strada”. “Dovevo andare a Venezia – ha detto un altro – stavamo per imbarcarci e tutto a un tratto ho visto persone che che correvano verso la pista di atterraggio e mi sono messo a correre anch’io”.
ANSA