Un sito per segnalare i disservizi della sanità siciliana

Un sito per segnalare i disservizi della sanità siciliana. On line per iniziativa del M5S sossanitasiciciliana.it. Ciminnisi (M5S): «Strumento utile per i cittadini e per chi li rappresenta»*.

È on line da alcuni giorni il sito del M5S SOSsanitàsiciciliana. Alcune pagine di semplice utilizzo per segnalare disservizi, inefficienze, carenze degli ospedali, dei pronto soccorso, delle strutture e dei servizi di visite specialistiche ed esami strumentali nell’isola.
_«Il sito_ – spiega la deputata trapanese del M5S Cristina Ciminnisi – _raccoglie le segnalazioni, anche in forma anonima, e darà la misura della qualità dei servizi sanitari. Non vuole essere un atto d’accusa contro il personale sanitario, anzi, vuole essere un sostegno al loro difficile lavoro in condizioni logistiche e operative spesso approssimative. È solo grazie al loro impegno che la sanità sta ancora in piedi. Il sito è uno strumento utile per i cittadini e per la deputazione che con maggiore cognizione può produrre atti parlamentari, solleciti all’assessorato regionale alla salute e al governo regionale e, nei casi più gravi, anche ispezioni dei parlamentari»_.
Il sito è, come si dice nel gergo informatico “user friendly”, di facile uso e assolutamente intuitivo, anche per chi non è esperto di internet. La segnalazione si completa in tre semplici passaggi.
1. Nella prima pagina si sceglie in primo luogo se segnalare in maniera anonima o indicando nome, cognome e mail di riferimento.
2. Nella seconda pagina si indica la provincia di residenza e la struttura sanitaria della quale si vuole segnalare il disservizio.
3. Infine nella terza pagina lo spazio in cui descrivere il disservizio. Si possono anche allegare file. Quindi si invia la segnalazione.
_«SOSsanitàsiciliana.it in pochi giorni ha ricevuto decine e decine di segnalazioni_ – conclude la deputata trapanese – segno di un disagio che i cittadini vivono quotidianamente nelle strutture sanitarie pubbliche della regione, in cui anche assicurare i Lea (Livelli Essenziali di Assistenza) sembra diventato tutt’altro che scontato”.

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