Hanno tentato di Marettimo a bordo di un gommone. Giunti a circa 9 miglia dalla più lontana delle isole Egadi il natante è affondato. Nove migranti sono stati recuperati dalle motovedette della Guardia costiera che una volta scattato l'” allarme sono uscite in mare alla ricerca dei naufraghi. Ci sarebbero, però, tre dispersi. Sono stati i sopravvissuti a rivelarlo ai militari della Capitaneria di porto. Le ricerche finora non hanno dato alcun risultato. In volo si è alzato anche un elicottero della Guardia costiera per perlustrare dall’ alto la zona dove è avvenuto il naufragio. I migranti recuperati sono tutti uomini. La loro nazionalità è ancora da accertare. Intanto a Pantelleria sono sbarcati oltre 250 migranti nelle ultime ore. I vari sbarchi sono avvenuti in prevalenza in località Scauri, molti i recuperi in mare da parte di Finanza e Capitaneria di Porto, che hanno fatto uscire le loro motovedette. la maggior parte dei migranti sono di origine tunisina, tra cui circa una ventina di donne donne e quasi 100 minori. Personale dei Carabinieri, della Capitaneria di Porto e della Guardia di Finanza sono impegnati nelle procedure sanitarie e di pre identificazione presso il punto di crisi ubicato nella caserma ex Barone in attesa della successiva collocazione. La situazione è critica: la capienza e’ di 50 persone, mentre 250 sono gli attuali ospiti. Altri sei barchini, con a bordo un totale di 143 migranti, sono stati agganciati e soccorsi nelle acque antistanti a Lampedusa dalle motovedette della Guardia costiera e delle Fiamme gialle. A bordo c’erano da un minimo di 14 ad un massimo di 35, tutti tunisini, fra cui donne e minori. I vari gruppi hanno riferito d’essere salpati da Sfax, Kerkenna, Mhadia e Zarzis, pagando da 2mila a 6mila dinari tunisini. Tutti i nuovi arrivati sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola. Dalla mezzanotte, sulla maggiore delle isole Pelagie, ci sono stati 24 sbarchi con complessivi 638 migranti.