Giornalisti: è morto a 45 anni il trapanese Alessandro Vento

TRAPANI. E’ morto a 45 anni il giornalista di origine trapanese Alessandro Vento, che da anni viveva a Milano. Era figlio di Pietro Vento senior, giornalista ed editore, tra gli altri, del giornale Trapani Sera. Alessandro, che avrebbe compiuto 46 anni il prossimo 31 dicembre, aveva due figli Paolo e Anna. Aveva iniziato a lavorare per “Oggi Sicilia”, quotidiano del gruppo Ciarrapico alla fine degli anni ’90, diventando giornalista professionista nell’ottobre 2000. Vento era un grande esperto di sistemi editoriali, lavorando, dopo l’esperienza siciliana, con Il Tempo di Bonifazi e poi per diversi anni anche in “RCS Mediagroup”. Aveva fondato nel 2010, assieme a un gruppo di professionisti dell’industria del publishing, la società D-share, leader nel mercato delle tecnologie per i media come progetti digitali e soluzioni software per editori, broadcaster, radio, agenzie di stampa.
Aveva realizzato soluzioni digitali per il francese le Figaro, lo spagnolo El Pais, l’argentino Clarin e aveva anche portato il suo know-how negli Stati Uniti, in particolare a Sacramento in California, e in Lituania. Una crescita esponenziale con tappe importanti, come l’ingresso nella società del fondo Principia Sgr; nel 2015 la partecipazione del gruppo L’Espresso, con cui D-Share aveva sviluppato il sistema editoriale Kolumbus. Nella primavera 2019, aveva venduto la società all’Agi, agenzia di informazione del gruppo Eni, e il gruppo Gedi aveva acquisito la quota di controllo della società. La sua ultima iniziativa in Sicilia è stata “Sallo!”, un’innovativa app di informazione, nata a Palermo lo scorso febbraio e di cui era editore.
“L’ho conosciuto quando aveva appena 18 anni – dice il giornalista Vittorio Corradino, che aveva affiancato Alessandro nell’avventura di Sallo! a Palermo -. Era un ragazzo sveglio, brillante, molto intelligente, che sapeva porsi con le persone. Da Trapani era arrivato a Palermo perché avrebbe dovuto coordinare le pagine trapanesi di Oggi nuovo Sicilia e gli spiegai i rudimenti del mestiere, l’impaginazione, la grafica”.
“Per un periodo nella redazione di Trapani gli affiancai il collega Fabio Geraci per sostenerlo nel lancio del giornale a livello locale. Sapevamo che stava male da un po’ – spiega Corradino – ma non siamo mai pronti per accettare notizie come queste. Alessandro era troppo giovane”.

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