SALEMI. Piovono polemiche sull’amministrazione capitanata da Sgarbi. Si parla di scioglimento a causa di infiltrazioni mafiose e il primo cittadino non ci sta e già parla di dimissioni e querele. La decisione dello scioglimento deriva da una commissione istituita dall’ex ministro degli interni, Maroni. Ma Sgarbi non è disposto a stare in silenzio e accettare tale decisione e già annuncia battaglie su tutti i fronti.
Sulle dimissioni appare incerto e mentre pensa a lasciare la poltrona parla anche di azioni che avrebbero maggiore effetto mediatico: offrirebbe infatti la carica di Vice Sindaco a Pino Giammarinaro, suo sponsor politico e causa di queste decisioni da parte della commissione istituita dal governo. A Giammarinaro sono stati infatti sequestrati beni per oltre 35 milioni di euro meno di un anno fa, e lo stesso sembra aver avuto un notevo influsso su molte decisioni dell’amministrazione del comune di Salemi.
Molte le testimonianze, anche piuttosto celebri come quella di Oliviero Toscani, che confermerebbero le azioni volte a controllare la giunta. Del resto la commissione ha accertato proprio questo. Sgarbi, dal canto suo, non appare minimamente disposto a scendere a compromessi e annuncia, oltre allo proposta shock per il vice sindaco, di aver intenzione di querelare chiunque sia contro di lui in questa battaglia, a suo dire, contro i poteri mafiosi.
Pochi minuti fa è giunta la notizia delle dimissioni del critico d’arte da Sindaco di Salemi. Dopo il tira e molla Sgarbi ha, in ultimo deciso di lasciare l’incarico.