Si presenta oggi pomeriggio a Trapani “Un filo sottile” (edizioni Leima) il nuovo romanzo dello scrittore, e magistrato (procuratore aggiunto a Trapani), Maurizio Agnello. Appuntamento alle17,30 presso l’aula magna del liceo Ximenes Fardella in via Turretta. Dalla fantasia alla realtà. Il libro si incentra sulla figura del magistrato De Falco, personaggio uscito dalla penna del vero magistrato Agnello. Un racconto che ha come scenario proprio Trapani. E ci sono tutti gli elementi per portare a parlare della vera Trapani, dove tanti sono i “fili sottili” – dal titolo del libro- che dividono la società reale da quella società dove potere e malaffare, affari e corruzione, si incontrano. Agnello parlerà del suo libro con l’ex pm ed ex capo del Dap, Dino Petralia e con l’ex questore Rino Germanà, il poliziotto che i boss Messina Denaro, Graviano e Bagarella , tentarono di uccidere il 14 settembre 1992. Veniamo al libro. Solo. Sempre più solo. Non è una sensazione quella che prova il protagonista, il sostituto procuratore Fabio De Falco, ma una presa di coscienza. Il Pm deve fare i conti con le scelte che ha compiuto in passato, quelle che gli hanno fatto provare il brivido dell’illecito, in mezzo a una nuova indagine che parte dalla ricerca del latitante numero uno d’Italia, e si allarga verso i confini regionali e nazionali, tra piani terroristici, massoneria e interessi politici, fino a formare una matassa sempre più ingarbugliata che De Falco dovrà dipanare. Quali saranno le scelte che deciderà di compiere adesso? E chi c’è davvero dietro quella scia di morte e corruzione? De Falco si conferma un personaggio verticale. Scomodo e anti eroe. Lontano dal cliché, costruito a tavolino, del magistrato antimafia a cui piace vivere di immagine. Meglio lontano che sotto i riflettori. De falco è capace di guardare dove altri non si spingono. Inevitabile associare il latitante del libro a Matteo Messina Denaro. Realtà e fantasia si intrecciano, ma il finale è tutt’altro che scontato.