ALCAMO. I Carabinieri della Compagnia di Alcamo hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal GIP del Tribunale di Trapani, nei confronti di due alcamesi, di 52 e 25 anni, rispettivamente padre e figlio, presunti responsabili di aver depositato in un terreno rifiuti, dati, successivamente, alle fiamme.
L’indagine ha avuto inizio nel mese di gennaio scorso, a seguito di un intervento dei Carabinieri di Alcamo che, durante un servizio perlustrativo serale, hanno trovato un principio di incendio in una zona isolata di campagna.
Raggiunto il luogo, individuato in un fondo non recintato di contrada Fastuchera, i militari hanno rilevato che nelle immediate adiacenze erano stati incendiati dei rifiuti di vario genere pericolosi e non, tra cui parti di mobilio, infissi, serramenti, materiali d’arredo, lampadari, porte, avvolgibili con serranda in plastica e barattoli di vernice.
Dopo aver allertato i Vigili del Fuoco per lo spegnimento delle fiamme, i Carabinieri hanno visionato le immagini di videosorveglianza, dalle quali hanno constatato il transito di un autocarro, carico di mobilio, con a bordo i due uomini.
Le risultanze investigative, pienamente condivise dall’A.G., hanno evidenziato gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei due alcamesi, raggiunti dalle misure cautelari del divieto di dimora nel comune di Alcamo, per il padre, e dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, per il figlio.