E’ stata assolta, dalla Corte di Appello di Palermo, l’ Avv. Giovanna Mistretta, con la formula perché il fatto non costituisce reato dall’accusa di peculato.
I fatti risalgono al periodo 2011-2014 quando la Mistretta era organica, quale avvocato del comune di Alcamo. Era stato l’allora segretario comunale dr. Crostoforo Ricupati a denunciare la Mistretta per presunte appropriazioni di fondi comunali. Si riteneva, infatti, che la stessa avesse incassato gli acconti erogati per l’avvio della cause civili, nell’interesse del comune, sul proprio e personale conto corrente, gestendoli senza alcuna rendicontazione. In primo grado, il Tribunale di Trapani aveva assolto l’imputata per le ipotesi di patrocinio infedele e condannato invece la stessa per peculato alla pena di anni 1, mesi 10 e giorni 20 di reclusione. Il Tribunale riteneva comunque il deficit organizzativo del comune di Alcamo che, nonostante le diverse sollecitazioni provenienti dai vari settori, non aveva predisposto gli appositi conti dedicati ai singoli uffici. Per la Corte di Appello di Palermo, però, nessuno dei fatti contestati integra gli estremi del reato di peculato e perciò ha mandato assolta la Mistretta.
Soddisfatti difensori, Avvocati Baldassare lauria e Caterina Gruppuso, che hanno sempre addebitato al Comune la responsabilità delle rilevate anomalie contabili, “Aspettiamo di leggere le motivazioni, dopo valuteremo la possibilità di un’azione civile nei confronti del comune di Alcamo per il grave danno all’lmmagine arrecato alla nostra cliente”, hanno aggiunto di gli stessi difensori.