Nuove sanzioni per combattere il fenomendo dell’abbandono dei rifiuti, aspetti repressivi, ma anche un cambio culturale
Pene più severe per chi abbandona i rifiuti, questo di certo l’aspetto più diretto che si riscontra nelle nuove sanzioni previste per chi si macchia di tale comportamento deplorevole, che danneggia l’intera comunità. Nel particolare ad Alcamo tale cambiamento ha fatto espirmere giudizi positivi sia dal mondo politico, che da parte dei citttadini onesti, infatti la città da tempo è vittima di abbandoni di rifiuti sostanziali e che hanno fatto spessissimo capolino nelle cronache locali.
Abbiamo raggiunto con le nostre telecamere l’Assessore all’Ambiente Caterina Camarda, che da non molto è a capo del settore, ricordiamo che è stata preceduta dall’Asessore Donato, che ora ha altre deleghe come da recente rimpasto di Giunta.
Camarda ci ha prima risposto sui particolari delle nuove sanzioni, sottolineando il fatto che si tratta di iniziativa dello Stato e la difesa dell’ambiente assume il rango di condotta illecita penalmente rilevante. Anche il semplice abbandono di un sacchetto può portare a conseguenze di natura penale, naturalmente la “pena” è progressiva, chi abbandona rifiuti può essere sanzionato con un’ammenda che va da 1000 a 10.000 euro, che può essere raddoppiata se si tratta di rifiuti pericolosi, può essere anche l’abbandono di un elettrodomestico. ma le novità non si esauscono qua, infatti si può verificare la combinazione tra arresto ed ammenda se a commettere l’abbandono è esercente commerciale o ha attività imprenditoriale. Ad Alcamo già sono una ventina gli iscritti nel registro degli indagati, ci fa sapere sempre l’Assesore Camarda, che inoltre sottolinea che il procedimento penale può essere evitato se…
i dettagli nell’intervista.