Rifiuti, questione che parte dal livello nazionale, ma i “territori” non sono senza colpa

Le politiche sui rifiuti a livello nazionale latitano e un indirizzo “ambientalista” non c’è, anzi sembra tutto il contrario. Ma c’è da chiedersi: come si può pretendere dallo Stato un’anima ambientalista se i territori ragionano ancora in modo tradizionalista ed antiquato?

Si sente spesso dire da parte dei sindaci: la colpa è dello Stato o la colpa è della Regione. Ok, ma non si vedono gli stessi fare barricate o incatenarsi davanti i palazzi del potere nazionale o regionale. Molte volte la lotta è demandata ad associazioni, spesso lasciate sole e tutto questo affievolisce la fiducia dei cittadini in una politica per l’ambiente e la propria salute, due settori oltretutto che soffrono perché vengono destinate sempre meno risorse.

Dal punto di vista dei cittadini è grande lo sconforto e la mancanza di fiducia, che deriva anche da certe iniziative, che potrebbero anche essere discusse senza partito preso, ma nel concreto vengono legate a progetti mastodontici e percepiti come non sicuri.

Il risultato di tutto questo è: in alcuni territori, rifiuti in strada e discariche abusive piccole e grandi, tentativi di innestare strutture abnormi e non rispondenti alle esigenze dei territori, tradotto? nuovo inquinamento e città meno pulite e vivibili.

Sarà risolutiva la decisione del Governo nazionale di nominare il Presidente della Regione, Schifani, commissario straordinario per il completamento della rete impiantistica integrata del sistema di gestione dei rifiuti? C’è chi pensa di si, in particolare con la realizzazione di due termovalorizzatori costruiti in aree idonee delle due maggiori città metropolitane, Palermo e Catania. Invece di contro c’è chi si chiede: Siamo sicuri che questa sia la strada giusta? a prescindere da posizioni ideologiche. Oltretutto già ci sono due ricorsi, uno sull’aspetto ambientale e l’altro sull’aspetto politico. Insomma un futuro non chiaro.

Guardando alla nostra città, non si può che dire: Aiuto! Le strade, nonostante gli interventi degli operatori, risultano oggetto di abbandoni giornalieri, non parliamo delle periferie dove la situazione è anche peggiore. La colpa? Di sicuro del sistema che non funziona a vari livelli, ma naturalmente i cittadini hanno come primo contatto l’amministrazione locale e da questa pretende risposte e soluzioni, non trascurando i rapporti con la Regione, anzi di intensificarli perché così si potrà trovare una soluzione. Infine, come non parlare delle ricadute negative grazie a questa situazione: turisti allibiti, cittadini che perdono speranza e scuse agli incivili, anche se questi comportamenti non hanno giustificazioni, anzi.

Se si vuole “bellezza” bisogna gestire in maniera che tale venga spontanea, anche ai più incivili dei cittadini.

Nel video abbandono rifiuti SP132 strada che porta al Castello di Calatubo e che costeggia lo stesso fino a condurre a Balestrate.

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Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.