Custonaci: sono state assegnate da Legambiente le «3 Vele» per il mare più bello 2024.

Nella foto da sx Fabrizio Fonte, Diego Ruggirello e Vanessa Galipoli.

In occasione della seconda edizione della «Festa dei Mari» è stata consegnata nelle mani del Sindaco Fabrizio Fonte la targhetta di assegnazione delle «3 vele» alla «Città di Custonaci». Anche quest’anno, infatti, «Legambiente» e «Touring Club» hanno stilato la classifica de «Il mare più bello 2024», una guida che premia le spiagge più belle d’Italia, a cui vengono assegnati dei punteggi tradotti nelle cosiddette «Vele». Le «Vele», che vanno da una a cinque, sono il vessillo assegnato, attraverso i dati raccolti da «Legambiente», ai Comuni costieri più meritevoli.

Al centro si pone, ovviamente, la gestione sostenibile del territorio indispensabile per un’offerta turistica di qualità. Una guida insomma che testimonia non soltanto la purezza delle acque, ma in generale anche la qualità dei servizi offerti.

«Si tratta, per quanto ci riguarda, di un riconoscimento che ci fa ben sperare – commenta il Sindaco di Custonaci Fabrizio Fonte – le «3 Vele» premiano, infatti, il nostro territorio e l’impegno profuso per una sempre maggiore sostenibilità ambientale. L’obiettivo raggiunto è anche merito di quei tanti cittadini, che, in termini di rispetto dell’ambiente e della sua salvaguardia, si spendono ogni giorno. C’è da dire che in un contesto territoriale naturalmente vocato a vari turismi essere individuati con le «3 Vele» come meta balneare, che mette insieme servizi turistici e sostenibilità ambientale, è solo un primo punto di partenza che ci invita a migliorare ulteriormente nei prossimi anni. Il borgo marinaro di Cornino (da quest’anno ufficialmente riconosciuto dalla «Regione siciliana»), le spiagge, le scogliere, le acque cristalline del mare, le escursioni nella Riserva di Monte Cofano, le passeggiate sui nostri sentieri, la visita nei luoghi d’arte, ad iniziare dal nostro Santuario mariano, destano da sempre – conclude il primo cittadino – interesse e meritano certamente di essere visitate e valorizzate».

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