MAZARA DEL VALLO. Si tratta del proprietario del garage le cui chiavi erano nel possesso del padrino Messina Denaro. Giuseppe Di Giorgi, 49 anni è stato fermato dalla Procura di Palermo nell’ambito delle perquisizioni che da ieri Polizia, Sco, e i Carabinieri del Ros stanno conducendo a Mazara del Vallo, alla ricerca del covo segreto del padrino Matteo Messina Denaro. Nel residence di via Castelvetrano gli investigatori si sono concentrati su due appartamenti d’ un garage. Ad essere fermato è il proprietario del garage, al cui interno sono stati trovati numerosi documenti, non di sa se riconducibili al boss, che custodiva la chiave nella sua giulietta, quella trovata dalla polizia a poche ore dalla cattura del boss da parte dei carabinieri. Nell’abitazione di Di Giorgi gli investigatori hanno trovato una pistola detenuta illegalmente, una calibro 7,75 e un ricco munizionamento, oltre 90 proiettili. La pistola ritrovata è una Walther perfettamente funzionante, mai denunciata, nascosta nella cabina armadio, tra gli abiti. Agli inquirenti l’uomo ha detto di aver trovato la pistola mentre faceva la consueta corsa sul lungo mare di Mazara, e di averla portata a casa. Le perquisizioni continuano. In tutto il residence di via Castelvetrano. Negli appartamenti che sarebbero stati nella disponibilità di Messina Denaro, si cercano documenti, l‘ archivio del padrino, ma anche impronte e tutto quello che può essere utile a individuare i favoreggiatori della sua latitanza, quello fin qui individuati, sembrano ancora insufficienti a spiegare la latitanza dorata del capo mafia. È certo che gli appartamenti del residence erano nella disponibilità di Andrea Bonafede e forse anche della maestra Laura Bonafede, ma anche di Rosalia Messina Denaro, la sorella del boss. Dalle impronte che in queste ore vengono trovate potrebbero uscire i segreti del boss morto a settembre scorso.