MAZARA DEL VALLO. Il Comune di Mazara del Vallo nell’occhio del ciclone giudizario dopo che la procura di Marsala ha chiesto il rinvio a giuduzio di 11 persone, tra cui 3 funzionari. Si tratta di una indagine della Guardia di Finanza a proposito di un sistema corruttivo, così descritto nelle informative, nell’ambito di conferimento di appalti e pubbliche forniture. Condotte indicate negli atti di indagine come “costanti”.
L’inchiesta risale a un periodo tra il 2019 e il 2020 e tocca il terzo settore del Comune di Mazara del Vallo. La Procura alla fine dell’anno scorso aveva notificato agli indagati l’avviso di conclusione delle indaginem, adesso, ritenendo ben provato il contenuto dell’indagine, ha chiesto il rinvio a giudizio. Dagli appalti finiti sotto la lente di ingrandimento gsono emersi i retroscena: un sistema di gestione degli affidamenti, in particolare quelli diretti e per la cosiddetta somma urgenza, per lavori stradali e idraulici, da parte dei funzionari a vantaggio quasi sempre degli stessi imprenditori. In cambio regali e prestazioni imprenditoriali totalmente gratuiti. Non solo indagini per le turbative degli appalti, offerte per le gare concordate, ma anche azioni truffaldine per far lievitare il costo dei lavori.
Gli indagati sono Giovanni Pantaleo(capo del servizio fognature), Filippo Bentivegna ( funzionario servizio acquedotto), Mario D’Agati (funzionario e responsabile del procedimento) e gli imprenditori Giuseppe Chiaramonte, Matteo Asaro, Matteo Terranova , Antonino Orlando, Carmelo Benigno, Santino Seidita, Nunzio Pavone, Vito Bonanno.