Dalla prima giornata di Alcart un grido per cessare il fuoco nel conflitto a Gaza. Oggi l’incontro “essere umano, essere vegetale”

ALCAMO. Si è svolto ieri pomeriggio, nella giornata inaugurale della XIV edizione del Festival Alcart, il primo incontro-talk sul tema della questione palestinese. L’incontro moderato dal giornalista di Alqamah, Marcello Contento, ha visto gli interventi di Alessio Romenzi, fotogiornalista freelance specializzato in tematiche sociali in contesti di crisi; Triestino Mariniello, professore ordinario alla Liverpool John Moores University e membro del team di rappresentanza delle vittime di Gaza davanti alla CPI; Valentina Venditti, responsabile Medio Oriente della ONG Cooperazione Internazionale Sud Sud (CISS). Oltre ai relatori, al tavolo culturale di Alcart, si è unito Claudio Tamagnini, attivista alcamese e cittadino del mondo, che ha arricchito la discussione riportando la sua decennale esperienza.

Durante il dibattito è emersa la grande sofferenza della popolazione civile palestinese, l’impossibilità nel raccontare e documentare da parte di fotografi e giornalisti le condizioni attuali del conflitto e i continui rallentamenti-sabotaggi (voluti dalle autorità israeliane) negli aiuti umanitari.

L’evento, realizzato nella cornice di Piazza Ciullo, è stato accompagnato dalla mostra fotografica di Alessio Romenzi “Protective Edge”.

Oggi pomeriggio le giornate di Alcart proseguiranno in Piazza Ciullo, alle ore 18:30-20:00 con l’incontro dal titolo “Essere umano, essere vegetale”

Sarà trattato il rapporto tra l’uomo e l’ambiente vegetale dal punto di vista antropologico e naturalistico, con uno sguardo verso la sostenibilità. Interverranno Luca Sineo, ricercatore e professore ordinario di Antropologia presso l’Università degli Studi di Palermo; Mattia Battagion, giornalista e Head of Sustainability per Will Media; Elisabetta Zavoli, fotografa documentarista e National Geographic Explorer; a moderare sarà Fulvio Catalanotto (Alqamah Quotidiano)

A fare da cornice all’incontro la Mostra Fotografica di Elisabetta Zavoli – “Ti faccio vedere con gli occhi chiusi”.

Durante le giornate è possibile raccogliere firme per il referendum sull’abrogazione della legge 26 giugno 2024, n. 86, “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma.

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