Il caso è grave e conferma come le nostre carceri siano delle vere e proprie polveriere. E stavolta la denuncia non arriva dai sindacati della Polizia Penitenziaria, ma da un detenuto e dai suoi familiari. La notizia è stata diffusa dal quotidiano La Repubblica. Fonti giudiziarie confermano che c’è una indagine in corso, e che forse il pestaggio denunciato non è l’unico. «Mi hanno picchiato, mi hanno messo la corda al collo, mi hanno detto che mi avrebbero impiccato». E’ la voce del detenuto raccolta al telefono dalla moglie. Questo accadeva lo scorso 8 luglio. Un altro pestaggio lo scorso 30 luglio. «Da qui non esci vivo», gli avrebbero detto mentre il pestaggio andava avanti. Sarebbe stato un altro agente a fermare i colleghi. Da qui le denunce dei familiari, che ai carabinieri avrebbero portato anche documentazione fotografica sui lividi ed escoriazioni diffusi sul corpo del loro congiunto, detenuto nella casa circondariale di Trapani.