PALERMO. I Carabinieri della Stazione Palermo Centro hanno arrestato due giovani di 17 e 30 anni, di origine egiziana, per estorsione.
I militari, in seguito alla denuncia di una turista rumena, hanno avviato un’attività di indagine che ha consentito di delineare i contorni del reato e arrestare i due indagati.
Durante una serata in un locale nel quartiere “Vucciria”, la denunciante aveva subito il borseggio del proprio telefono cellulare. La mattina seguente la ragazza aveva chiamato da un altro numero il suo stesso telefono per cercare di recuperarlo. A quel punto un ignoto interlocutore, con accento marcatamente straniero, le diceva che per riavere il suo telefono avrebbe dovuto pagare la somma di 100 euro.
La vittima ha sporto immediatamente denuncia presso la “Caserma Carini”; i militari, profondi conoscitori del territorio e delle dinamiche criminali della zona, si sono prontamente attivati e hanno arrestato in flagranza di reato i due giovani pronti per lo scambio dei soldi e la consegna del telefono.
Gli arresti sono stati convalidati. Il Tribunale per i Minorenni di Palermo ha disposto per il 17enne la misura cautelare del collocamento in una comunità; il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo ha disposto per il 30enne l’obbligo di dimora nel comune di Palermo, l’obbligo di presentazione per tre volte settimanali alla Polizia giudiziaria e l’obbligo di permanenza notturna in casa.
Il telefono cellulare è la somma di denaro sono stati restituiti alla malcapitata.
Gli indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.