La sconfitta, giusta, col Ribera, ha fatto capire che l’Alcamo non è la macchina da guerra che tutti si aspettavano. Tutti davano per certa la promozione della squadra alcamese, ma dopo Ribera si sono ricreduti, sbagliando, perché a parere di alcuni, questa sconfitta servirà per far ritornare con i piedi per terra l’ambiente dell’Alcamo e spingerà tutti al realismo e al lavoro duro: allenarsi e poi allenarsi. Tutto ciò per dare risposte giuste a tutti quei tifosi che hanno creduto e credono in questa squadra. Non si risentano i giocatori per le dure critiche, i tifosi lo fanno per dare una scossa all’ambiente. Naturalmente le colpe non sono mai di un soggetto o di un gruppo, ma di tutti, compresa la società. Alcuni tifosi si aspettano pugno duro da parte della società nei confronti dei giocatori, dell’allenatore e il suo staff, perché devono, tutti, svegliarsi. La società non deve interpretare queste critiche come lo sfogo di eccentrici tifosi, ma come un malessere tipico di chi tiene alla propria squadra e ne soffre se non la vede vendere l’anima per la maglia che indossa. e si arrabbiano, anche, perché vengono ben pagati e devono comportarsi da professionisti.
Quindi tutti uniti e combattivi si va la match di domani per sperare ancora. Appuntamento al Lelio Catella, contro il Riviera Marmi, squadra molto compatta e concreta, altra bestia nera dell’Alcamo, tutti ricordano il match che ha visto vincente il Riviera e fuori dalla Coppa L’Alcamo.