“Desidero esprimere la più sentita vicinanza oltre che un plauso per la candidatura di Gibellina a Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea. Il fatto che la città sia tra le cinque finaliste ci riempie di orgoglio e testimonia l’attrattività culturale dell’Isola, impegnata sempre di più nella valorizzazione del proprio patrimonio artistico e storico”. Lo dichiara l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, con riferimento all’inserimento della città tra le cinque finaliste per il prestigioso titolo, annunciato dal Ministero della Cultura.
“Gibellina, con la sua storia di rinascita, è un esempio virtuoso di come il dolore e la distruzione possano trasformarsi in bellezza e riscatto, diventando simbolo di un’identità culturale forte e proiettata nel futuro; – aggiunge Scarpinato – questo traguardo è motivo di grande soddisfazione e incoraggia la Sicilia a proseguire lungo il cammino della promozione dei suoi beni culturali”
“Gibellina merita di essere premiata quale Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea, ma segnalo la scandalosa approvazione da parte del CTS della Regione Siciliana di un progetto agrovoltaico da realizzarsi nel Comune di Santa Ninfa per complessive 48MWP e relative opere di connessione nel Comune di Gibellina, presentato dalla Società Tozzi Green SpA di Ravenna.
Apparentemente la succitata Ditta avrebbe tutte le carte in regola vista la positiva esitazione della procedura di VIA e del consequenziale D.A.173/Gab del 17/5/24 con i quali, in buona sostanza, la Tozzi Green ottiene il lasciapassare per la realizzazione dell’impianto di energia elettrica da fonte solare fotovoltaica. Il problema, tuttavia, che mi fa urlare allo scandalo è che nel dare il parere favorevole il CTS non valuta come ostative le ragioni e argomentazioni rilevate sia dalle Amministrazioni comunali delle due cittadine trapanesi e cosa assai grave, soprattutto, il parere negativo della Soprintendenza per i beni Culturali e Ambientali di Trapani, espresso in ultimo nella nota del 19/9/2024 a firma del Soprintendente Arch. G.Fontana.
Sorprende non poco, infatti, come non siano state prese in esame le motivazioni che hanno determinato il Parere negativo della Soprintendenza di TP, che con chiari riferimenti normativi e considerazioni di buon senso a tutela del nostro territorio, mette nero su bianco tutte le ragioni contrarie alla realizzazione dell’impianto.
Cercherò a beneficio di chi legge di sintetizzare il predetto Parere nel quale è scritto che l’impianto si estende quasi quanto l’abitato attuale di Gibellina nuova, in aderenza al Centro abitato, ai Monumenti di Arte contemporanea, al “Sistema delle Piazze” tutelato ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 42/2004, all’importante Museo di Arte Contemporanea “Ludovico Corrao.
Le proposte di mitigazione visivo-paesaggistica e di compensazione della Ditta Tozzi Green richieste dall’assessorato non eliminano le criticità rilevate dalla Soprintendenza in più documenti ricordati nel Parere e, cosa non meno importante da sottolineare, rispetto alle violazioni di norme, è che nel predetto Parere l’architetto Fontana esprime una valutazione che prende in esame la storia, la cultura, l’identità perduta e a fatica ricostruita dai cittadini di Gibellina dopo il terremoto, grazie allo straordinario impegno e alla capacità visionaria di Ludovico Corrao.
Il Museo di Arte Contemporanea intitolato proprio a Corrao espone oltre 400 opere che artisti di fama internazionale hanno donato e che unitamente alle altre opere d’arte disseminate nella Città fanno di Gibellina un museo policentrico e una comunità consapevole del valore dell’arte quale forza motrice del futuro e dell’economia.
Tra le righe del Parere si legge, infatti, un sentimento di profonda indignazione nei confronti della Tozzi Green che ha proposto un leggero arretramento dell’impianto dal centro di Gibellina.
Come opera di mitigazione a ridosso del Museo intitolato a Ludovico Corrao, il D.A.173/Gab del 17/5/24 di Valutazione Ambientale ha prescritto il posizionamento dei pannelli solari in modo da richiamare il famoso Cretto di Burri. Si produrrebbe un falso, lo squallido falso di un’opera d’arte che si stende come un sudario a seppellire i morti e i resti della città che il terremoto ha cancellato, ma che grazie a quell’opera restano vivi e incrollabili per sempre.
Una geniale idiozia, una stupida furbata, un’impostura ingannevole per rendere verosimile l’impossibile e prendersi gioco anche del dolore e della morte che il tempo non cancella e che il Cretto di Burri preserva come solo l’arte quella vera sa fare. I terremoti sono drammatici fenomeni naturali, ma la realizzazione di un impianto mostruoso qual è quello della Tozzi Green, produrrebbe al territorio danni permanenti ed irreversibili persino peggiori di quelli scatenati dalle scosse telluriche. Ciò che stride, in questa vicenda, è l’assordante silenzio della politica che sembra ignorare del tutto la questione. Di certo è inimmaginabile che nessun deputato sappia ed è sconcertante che nessuno a oggi abbia fatto sentire la propria voce a tutela del territorio, ma anche della legittimità del Parere espresso dalla Soprintendenza. Per quel che mi riguarda ho già preannunciato a Giusy Savarino, nuovo Assessore Regionale al Territorio e Ambiente una mia visita nei prossimi giorni e sono certa, conoscendola molto bene, che saprà prendere le giuste decisioni. Dobbiamo sostenere la candidatura di Gibellina e il modo migliore per farlo è di mettere al riparo la piccola e fragile cittadina dalle aggressioni e speculazioni economiche di chi guarda al proprio interesse senza riguardo alcuno all’inviolabile diritto di costruire e progettare il proprio futuro salvaguardando il paesaggio, i beni culturali, la propria storia e la propria identità”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, commissario provinciale della Lega a Trapani.