Fondo per la prevenzione dell’usura istituito dalla Legge n. 108/1996

Il 22 ottobre, presso il salone del palazzo del Governo, si è tenuto un incontro sul tema Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura istituito dall’art. 15 della Legge n. 108/1996”, organizzato nell’ambito delle iniziative previste dal “protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto del fenomeno dell’usura”, siglato lo scorso 5 giugno tra la Prefettura U.T.G. di Trapani e l’A.B.I. – Commissione Regionale della Sicilia.

All’incontro, presieduto dal Prefetto di Trapani, Daniela Lupo, sono intervenuti come relatori rappresentanti dell’Ufficio del Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, della Banca d’Italia di Palermo, dell’Associazione Bancaria Italiana, nonché il Presidente della Fondazione Ss Mamiliano e Rosalia di Palermo.

Hanno partecipato all’evento rappresentanti delle istituzioni del territorio, i segretari provinciali delle organizzazioni sindacali CIGL, CISL e UIL, i Presidenti delle associazioni datoriali e delle categorie produttive, esponenti degli ordini professionali e delle associazioni antiracket e antiusura, degli Organismi di Composizione di Crisi da Sovraindebitamento e i rappresentanti degli istituti bancari operanti sul territorio.

Nell’intervenire, il rappresentante dell’Ufficio del Commissario Straordinario del Governo  per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura ha sottolineato l’importanza del “metodo” utilizzato dalla Prefettura di Trapani, che ha ben interpretato gli impegni, i compiti di indirizzo, le attività e le funzioni individuate dall’Accordo Quadro per la prevenzione e il contrasto del fenomeno dell’usura, sottoscritto il 16 novembre 2021 tra il Ministero dell’Interno el’associazione Bancaria Italiana.

Di seguito uno stralcio del suo intervento: “La giornata promossa sui temi connessi all’operatività dell’articolo 15 della legge 108 del 1996 si rivela in tal modo utile per conoscere meglio il territorio e le iniziative in corso  contro il sovraindebitamento e la cattiva gestione del denaro, anche mediante le attività avviate nell’ambito dell’educazione finanziaria. Le buone prassi sul territorio e  il circuito virtuoso, alla base del Protocollo provinciale, promosso d’intesa con ABI, Banca d’Italia e gli altri soggetti ed enti sottoscrittori, non possono che rafforzarsi proprio grazie a  queste giornate di approfondimento e di scambio di opinioni ed esperienze. Potrebbe, quindi,  essere significativo in futuro rivedersi con l’Osservatorio Nazionale per ripercorrere insieme gli ulteriori passi di un percorso certamente complesso, utili per contrastare efficacemente  le difficoltà economiche dei cittadini, delle famiglie, della piccole e medie imprese e per consolidare, riaffermandoli, i principi di un’economia sana, solidale e legale, alla base della legge 108/96”.

Per le imprese e le famiglie in difficoltà economica e a rischio di diventare preda degli usurai, esiste la possibilità di accedere al credito più agevolmente tramite il Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura, istituito dalla legge n. 108 del 1996 e gestito dal Dipartimento del Tesoro del MEF. Le garanzie finanziate con il Fondo di prevenzione dell’usura favoriscono, infatti, l’accensione di prestiti del circuito bancario, prevenendo l’esclusione dal credito di soggetti deboli che, in tal modo, possono evitare le trappole dei canali illegali del credito. Le piccole e medie imprese a elevato rischio finanziario possono rivolgersi ai Confidi (ovvero consorzi di imprese) mentre i privati cittadini e le famiglie in difficoltà possono contattare le Associazioni e le Fondazioni di lotta all’usura. Tali Enti, che sono gli effettivi gestori del Fondo, esaminano e valutano i singoli casi, per stabilire se sussistono le condizioni per ricevere le garanzie antiusura. Una descrizione più dettagliata del meccanismo di funzionamento del Fondo è disponibile sul sito del Dipartimento del Tesoro: www.dt.mef.gov.it

La Prefettura, di concerto con tutti i soggetti pubblici e privati che condividano le finalità del protocollo d’intesa siglato lo scorso 5 giugno, continuerà a sostenere e promuovere iniziative finalizzate alla prevenzione del fenomeno dell’usura, del sovraindebitamento e della cattiva gestione del denaro, anche attraverso attività di formazione e informazione, finalizzate all’educazione finanziaria e a una maggiore conoscenza del Fondo di solidarietà in favore delle vittime, di cui all’art. 14 della Legge n. 108/1996, con un conseguente aumento delle istanze al Comitato di solidarietà per le vittime di racket e usura.

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