Distrutta la sede dell’ex ospizio di via Orfani
C’è voluto il lavoro al solito dei nostri Vigili del Fuoco , che senza guardare al rischio si sono fiondati dentro lo stabile evitando così l’estendersi delle fiamme, salvando dal pericolo gli abitanti di una delle parti più antiche della città di Trapani. L’edificio però ha bisogno di urgenti misure di protezione per evitare eventuali crolli. Tutto è accaduto la notte scorsa, l’allarme al comando dei Vigili del Fuoco di Trapani è suonato attorno alle 23. Non è stato facile per i mezzi arrivare davanti l’ex Ospizio Casa delle Fanciulle in via Orfane, ma gli idranti alla fine sono stati attivati bloccando un estendersi delle fiamme.
La struttura è di proprietà della Regione, appartiene all’Ipab. Un contenitore di valenza storica, lasciato al degrado più assoluto. Un pezzo di storia della nostra città, che se recuperato potrebbe diventare un polmone abitativo, commerciale e sociale, e invece la Regione si è solo limitata a fare bandi di vendita, aste a partire da 500 mila euro, andati deserti. Poteva essere un contenitore per il Social Housing che è l’aspetto moderno e contemporaneo introdotto in Italia dall’Europa, ma che in Sicilia, a parte rare eccezioni, stenta a decollare, mentre in altre Regioni sono fioriti esempi di grande valenza.
Qualcuno stanotte ha dato fuoco, i Vigili del Fuoco ci hanno detto di aver trovato masserizie messe al centro, se da subito ci sono stati sospetti su un incendio doloso, a fiamme spente dobbiamo parlare di certezza. Non è il primo rogo che riguarda edifici di questa parte antica della città, di roghi dolosi in immobili abbandonati o semi abbandonati da tempo ce ne sono stati diversi. Forse è il caso che si indaghi maggiormente sul fenomeno, può capitare che dietro gli incendi vi siano tentativi di far perdere valore ad edifici antichi, così da accaparrarseli per una manciata di spiccioli. E’ certo che questo contenitore edilizio, un grosso cubo su tre piani, che si estende anche su via Gatti e Vicolo Sardo (dove per una parte è chiuso per un pericolo crollo di una palazzina quasi attaccata all’ex orfanotrofio), e che comprende anche una chiesa, tutti di proprietà dell’Opera Pia Casa delle Fanciulle e Principe di Napoli (XVI secolo), potrebbe far gola a qualcuno, e il rogo potrebbe da non attribuire ai soliti quattro disgraziati, a quegli sventurati che facendosi beffa anche dei tentativi posti in essere per evitare intrusioni, in questi mesi hanno abitato all’interno.