Si è fatto vivo, era scappato dopo il boato e l’incendio
E’ stato trovato nella notte l’uomo che si temesse potesse essere sotto le macerie della palazzina crollata ieri nel rione San Giovanni Galermo di Catania dopo un’esplosione legata a una fuga di gas dalla rete di distribuzione.
L’uomo, che si era allontanato, si è fatto vivo: si era allontanato dalla zona.
Lo ha reso noto il sindaco Enrico Trantino.
L’allerta era scattato dopo che un familiare lo aveva cercato dicendo non riuscire a trovarlo, ma qualcuno aveva detto di averlo visto fuggire dopo il boato che ha scatenato anche un incendio.
I tecnici erano al lavoro per una fuga di gas quando un boato fortissimo ha scosso il rione San Giovanni Galermo a Catania ed è stato sentito anche in altre parti della città.
Una palazzina di tre piani è crollata e altre due sono state danneggiate.
Al momento sono sei le persone che sono state ricoverate in ospedale, di cui una in codice rosso ma non si contano al momento vittime.
Immediatamente sono stati evacuati alcuni anziani dal centro dell’Opera diocesana di assistenza che si trova nella zona dove si è verificata l’esplosione. La strada dove si è verificata l’esplosione era già stata chiusa al traffico per permettere a due squadre dell’azienda del gas di operare per ricercare una perdita nella rete cittadina. Successivamente alla deflagrazione sono state però bloccate tutte le strade di accesso a via Galermo a scopo precauzionale e per agevolare l’arrivo dei mezzi di soccorso, ambulanze e pattuglie di carabinieri e polizia.
L’unità di crisi attivato dalla Prefettura di Catania sta organizzando, con il Comune, la Protezione civile e le associazioni di volontariato, l’evacuazione di almeno 150 persone dalla zona del rione San Giovanni Galermo dove c’è stata un’esplosione che ha causato diversi feriti. Il numero è al momento provvisorio, e potrebbe aumentare. Sarà il Comune a scegliere il sito dove ospitare le persone, sembra che si dovrebbe attivare il Palasport di piazza Spedini.
“C’è la notizia di persone ferite, alcune gravi. Ma non ci sono notizie certe su eventuali vittime. Non è certa neanche la causa che ha originato la fuga di gas”, ha spiegato il sindaco di Catania Enrico Trantino subito giunto sul luogo della deflagrazione. Il bilancio poteva essere più grave ma fortunatamente “si tratta di palazzine popolari in corso di ristrutturazione e non c’erano molte persone dentro”, ha aggiunto il primo cittadino. La palazzina crollata era infatti al momento disabitata. I feriti sono stati trasportati negli ospedali: il più grave, un 66enne con ustioni sparse anche sul volto e alla testa, è in codice rosso al Cannizzaro. Tra i feriti ci sono anche due vigili del fuoco, sbalzati dall’onda d’urto.
Nello stesso nosocomio è ricoverata anche una donna di 51 anni investita dall’onda d’urto ma non versa in gravi condizioni. Tra i feriti anche due vigili del fuoco, due operatori del 118 della sede di San Giovanni Galermo, tre tecnici del gas e un ingegnere del comune. Gli ultimi quattro erano impegnati nell’individuazione della fuga di gas. L’esplosione ha lasciato in terra macerie delle palazzine danneggiate, ha divelto alcune recinzioni e distrutto auto che erano parcheggiate in strada. La zona è avvolta dal fumo e ci sono ancora piccoli roghi da domare.
A distanza di più di un’ora dall’esplosione il gas incanalato nel sottosuolo ha fatto saltare alcuni tombini. Mentre i vigili sono impegnati a mettere in sicurezza l’area si è deciso di evacuare palazzine vicine alla zona interessata dallo scoppio e le persone sgomberate saranno accolte in un centro fieristico e nel Palazzetto dello sport di piazza Spedini.