TRAPANI. “Quanto sta accadendo alla diga Trinità di Castelvetrano rappresenta l’ennesima prova di negligenza e abbandono da parte delle istituzioni. Dopo due anni di denunce e allarmi ignorati, ci troviamo oggi costretti a sversare l’acqua piovana in mare perché la struttura non è sicura né collaudata. È un fallimento inaccettabile della politica regionale e nazionale!”, dichiara con forza il deputato regionale del Partito Democratico, Dario Safina.
La diga Trinità, potenzialmente in grado di accumulare fino a 16 milioni di metri cubi d’acqua, è stata oggetto di una drastica riduzione dei livelli di invaso, disposta dal Ministero delle Infrastrutture per “gravi carenze di sicurezza statiche, sismiche e di piena”. La Regione Siciliana, gestore dell’opera, non ha però messo in atto i necessari interventi di consolidamento, come più volte richiesto dal Ministero. “Assistiamo a un insostenibile scaricabarile, che sta penalizzando l’intera provincia di Trapani e in particolare i suoi agricoltori”, aggiunge Safina.
Per affrontare questa emergenza, il deputato Safina, insieme ad altri deputati, ha richiesto e ottenuto la convocazione di un’audizione straordinaria in Commissione Agricoltura per martedì 28 gennaio. L’obiettivo è fare chiarezza sulle responsabilità e definire le azioni concrete necessarie per mettere in sicurezza la diga e ripristinare la sua piena operatività. “Non si può parlare di sfangamento o altri progetti secondari quando manca il collaudo della struttura. Questo è solo uno spreco di denaro pubblico, mentre gli agricoltori del Trapanese vengono abbandonati a loro stessi”, denuncia Safina.
“Sarebbe davvero il caso a questo punto che il governo nazionale intervenisse con decisione, commissariando la Regione Siciliana per superare questa situazione di stallo. Non possiamo accettare che l’inefficienza del centrodestra regionale e nazionale metta in ginocchio un’intera economia locale, già duramente colpita da siccità e crisi economica. La diga Trinità avrebbe potuto rappresentare una risorsa fondamentale per l’agricoltura e il sostegno del territorio. Oggi, invece, è il simbolo di un sistema amministrativo che continua a tradire i cittadini e le loro esigenze”, conclude il deputato.