«Soddisfazione per l’approvazione di un decreto che, tra le numerose altre, porta misure di semplificazione nel comparto agricolo». Si esprime con queste parole il Sen. Antonio d’Alì, Presidente della Commissione Ambiente del Senato, per il decreto approvato in merito allo smaltimento dei rifiuti.
Gli interventi previsti rendono più agevole il percorso di eliminazione dei rifiuti di natura organica, in modo particolare, rispetto alle indicazioni del SISTRI (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti): utilizzo del biogas, possibilità per i piccoli allevatori di smaltire il siero del latte nella stessa azienda in cui viene prodotto, senza che questo venga considerato rifiuto.
«Il tutto – ha affermato D’Alì, relatore del provvedimento – all’interno di un’ottica che salvaguarda la salute dei cittadini e la difesa dell’ambiente e consente di progredire nel campo dell’agricoltura. È stata insomma immaginata una gestione dei rifiuti da parte degli imprenditori agricoli, che cerca di tenere insieme la garanzia della tracciabilità del rifiuto, senza sconfinare in eccessiva burocrazia o in strumenti e procedure sproporzionate alla dimensione dei rifiuti prodotti». Un provvedimento del genere risulta essere di particolare rilevanza nel nostro territorio, soprattutto in contesti come quelli delle isole minori.
E ancora la possibilità di intervenire con finalità di recupero sulle alghe del litorale costiero, consentendo processi di trasformazione in biomasse a fini agronomici, da impiegare come fertilizzanti. Altra importante novità è stata introdotta nella materia “terre e rocce da scavo”.«Anche in questo caso – ha spiegato D’Alì in Senato –mantenendo il massimo rispetto per l’ambiente e in particolare del paesaggio il testo approvato consentirà una semplificazione nelle procedure, ma anche nelle valutazioni dell’utilizzo dei materiali da riporto nei grandi, e anche meno grandi, lavori nel nostro Paese, in molte città, di molte opere pubbliche e di molto importanti infrastrutture. Esso consentirà, o almeno darà, dalla parte ambientale, uno snellimento delle procedure e quindi alla realizzazione di quei lavori».