Di Antonella Lipari ed Elisabetta Lipari
Trascorso il Natale ci si prepara allo scoppiettante divertimento del Carnevale. Ogni occasione diventa momento di condivisione del buon cibo, in compagnia delle persone care. Infatti, è tradizione organizzare pasti abbondanti e saporiti durante i quattro giovedì che precedono il Carnevale, denominati: joviri di li cummari (giovedì delle comari), joviri di li parenti (giovedì dei parenti), joviri zuppiddu (giovedì del diavolo) e joviri lardarolu (giovedì grasso).
La cucina, in queste circostanze, è molto ricca ed elaborata; protagonisti della tavola sono i cibi fritti, soprattutto dolci, e la carne di suino: il sugo di maiale, insaporito con la salsiccia, la cotenna e le patate, diviene il condimento per li maccarruna (maccheroni lunghi circa 20 cm). Ad Alcamo si preparano anche li bruciuluni (involtini di carne imbottiti con vari ingredienti) cu la sarsa, chiacchiere e cassateddi (dolci a forma di mezza luna fritti, ripieni di ricotta zuccherata).