Il commento della finale di Sanremo 2025.
di Biagio Grillo
Si è conclusa la 75^ edizione del Festival della canzone italiana e si è conclusa con la vittoria di Federico Olivieri, in arte Olly, che si è portato a casa il leoncino d’oro con la sua “Balorda Nostalgia”, di cui è co-autore sia del testo che della musica.
Per il secondo anno di fila vince un classe 2001, dopo il trionfo dell’anno scorso di Angelina Mango. Olly è anche il quarto artista negli ultimi 5 anni a vincere sotto la gestione di Marta Donà (prima manager a riuscirci), dopo i Måneskin, Marco Mengoni e la stessa Angelina.
Se la sua vittoria non ha stupito più di tanto, lo stesso non si può dire per il resto della classifica.
Tra le tante posizioni inattese spicca il 6° posto di Giorgia. Data infatti per grande favorita alla vigilia, proprio insieme a Olly, la cantante romana si è dovuta accontentare di una posizione che il pubblico presente all’Ariston non ha esitato a contestare con evidenti fischi e boati di dissenso.
Fischi che si sono trasformati in applausi non appena la stessa Giorgia si è presentata sul palco per ritirare il premio TIM. L’intero teatro si è alzato in piedi e ha tributato una lunga standing ovation alla cantante, che non ha retto l’emozione, commuovendosi. Per quanto ci riguarda, è stato il momento più bello e iconico di questa edizione. La dimostrazione che, in fin dei conti, ciò che conta realmente è l’affetto che la gente ti riserva, e questo nessuna classifica potrà mai comprarlo.
È chiaro che, per quelle che erano le premesse, non vederla in top 5 fa un certo effetto. Ma in generale crediamo che alle donne non sia stata fatta abbastanza giustizia, dato che ne vediamo soltanto 4 (soliste) nei primi 18 posti e 7 negli ultimi 11. Uno sbilanciamento piuttosto netto che non rispecchia il reale valore dei loro pezzi portati in gara.
Subito dietro a Olly troviamo la più grande sorpresa di questa edizione: Lucio Corsi. Il cantautore toscano, che aveva dichiarato di essersi convinto a presentare il brano dopo aver partecipato a Sanremo per finta nella serie TV “Vita da Carlo 3”, ha conquistato tutti con il suo volto bianco e la sua poliedricità (voce / pianoforte / chitarra), oltre che con un brano dal testo molto significativo, che è arrivato dritto al cuore di telespettatori e giurie. Per lui anche il premio della critica “Mia Martini” in una settimana che difficilmente dimenticherà.
A chiudere il podio Brunori Sas e la sua dolce dedica alla figlia “L’albero delle noci”, con cui ha vinto anche il meritato premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo.
Vanno invece a Simone Cristicchi e alla sua “Quando sarai piccola” il premio della sala stampa “Lucio Dalla” e il premio “Giancarlo Bigazzi”, per la miglior composizione musicale.
Cala così il sipario su un’altra edizione del festival di Sanremo. Arrivederci all’anno prossimo!