“Dai diari del boss emerge tentativo di lanciare un manifesto”
PALERMO. “Matteo Messina Denaro è stato un uomo potente, ma ha perso, e non ha mai previsto di essere arrestato: era troppo sicuro di questo, probabilmente perché godeva di protezioni a diversi livelli. Però è stato arrestato, è questo è un successo dello Stato. Il libro “I diari del boss”, scritto da Lirio Abbate, ci consegna un dato: è stato uno dei pochissimi mafiosi che ha provato a lasciare un testamento a chi ci sarà dopo di lui, non solo i boss di nuovo conio, ma anche la società”. Lo ha detto il presidente della commissione Antimafia all’Ars, Antonello Cracolici, intervenendo l’altro ieri sera a Castelvetrano alla presentazione del libro ‘I diari del boss’ di Lirio Abbate, al teatro Selinus, con don Ciotti.
“C’è il tentativo da parte del boss – ha aggiunto Cracolici – di celebrare una mitologia, emerge da questi diari un manifesto di futuro che Messina Denaro indica a chi verrà dopo di lui, in nome del padre e forse anche in nome della figlia. Questo ci costringe a considerare un tema che non avevamo messo in conto: contrastare i mafiosi anche da morti”.