Le donne nella politica alcamese

ALCAMO. Già l’attuale amministrazione non si è contraddistinta per un numero particolarmente elevato di donne presenti sia in giunta che in consiglio. Due tra gli Assessori, Francesca Messana e Franca Milito, e fino a qualche mese fa altrettante  tra i consiglieri, Gioacchina Caldarella e Caterina Vitello, quest’ultima sostituita da Intravaia per intercorsi problemi giudiziari.

In ogni caso un numero veramente ridotto a fronte dei 40 politici nell’organico dell’amministrazione alcamese. Apparentemente sembra non ci sia molta distinzione tra partiti  e schieramenti se si osserva che le due consigliere, anche quella dimissionaria,  appartengono più ad un area di centro- destra, e le due donne assessore sono di centro sinistra.

Non molti giorni fa il movimento de “La Sveglia” aveva esortato le alcamesi a farsi vive in questo periodo programmatico e di grande attesa per l’ormai imminente, se non già partita, campagna elettorale.

Non sembra giochi solo la questione culturale, che vuole una minore fiducia ai candidati donna, nè pare che esse stesse non siano ben disposte a misurarsi nelle competizioni elettorali, come dimostrano le numerose candidature anche alle scorse amministrative. Ma poi ciò che è altrettanto evidente è che attualmente vi è solo una donna ogni dieci uomini  a guidare la città. Dunque è probabile che, oltre ad un consolidato elettorato che possono vantare alcuni “storici” candidati uomini, giochino un ruolo altrettanto fondamentale le strategie di partito, che al di là degli schieramenti, non pare diano comunque molto credito alle donne.

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Simona De Simone, psicologa e psicoterapeuta. Divoratrice instancabile di libri e del buon cibo. Appassionata di scrittura e mamma di Alqamah sin dal principio.