Patti, patron della Valtur, accusato di essere prestanome di Matteo Messina Denaro

L’accusa al Patron della Valtur, di Castelvetrano, è pesante: essere il referente e prestanome di Matteo Messina Denaro. La Dia ha richiesto il sequestro dei beni, che ammonterebbero a 5 miliari di euro. Ad accusare Patti sono le dichiarazioni di tre collaboratori di giustizia: avrebbe avuto presunti rapporti con esponenti mafiosi del Trapanese, Nino Giuffrè, l’ex fidato di Bernardo Provenzano; Angelo Siino, che negli anni Ottanta era il “ministro dei Lavori pubblici” di Cosa nostra; infine con Giovanni Ingrasciotta, conoscitore di molti segreti del clan di Messina Denaro. Siino sarebbe stato addirittura testimone di un incontro fra il cavaliere Patti e Francesco Messina Denaro, il padre di Matteo. Per un motivo simile, il Patti, è indagato anche a Palermo.

La Valtur è da mesi in amministrazione straordinaria, chiesta dalla famiglia Patti, per un buco di 303 milioni l’anno. A capo dell’azienda ci sono tre commissari straordinari.

Si prospetta un processo molto movimentato e che farà molto discutere.

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