ALCAMO – Intervista al candidato a sindaco di Alcamo, Mimmo Turano.
1) Presidente Turano perchè ha deciso di candidarsi a sindaco di Alcamo?
Ho deciso di candidarmi perchè amo la mia città e voglio continuare a viverci. Ma ritengo che questo sia un luogo comune che interessa tutti i candidati. La mia scelta è anche di natura politica. Credo che in politica bisogna avere il coraggio delle proprie azioni. Le ragioni che mi hanno spinto a candidarmi sono frutto delle scelte dei rappresentanti degli altri partiti che si sono tirati indietro non spendendosi in prima persona; mi riferisco a Papania e Lauria. Avrei preferito confrontarmi direttamente con loro. Probabilmente scoraggiati dall’antipolitica hanno deciso di non impegnarsi mettondoci la faccia.
2) Lei è da 4 anni Presidente della Provincia di Trapani, che “feedback” ha ricevuto?
La mia esperienza politica dura in realtà da più anni. Ho avuto ruoli importanti ad ogni livello politico, sia regionali che nazionali. In provincia è sotto gli occhi di tutti quello che è stato fatto, soprattutto in termini di turismo, traffico aeroportuale e portuale, sviluppo economico e sicurezza. Io la mia parte l’ho fatta. Dove sono state le amministrazioni locali? Ad esempio alla Bit di Milano la Provincia di Trapani ha partecipato attraverso un unico stand ed un marchio unico. Abbiamo chiesto attraverso un contributo esiguo a tutti i comuni di aderire all’iniziativa per creare una forte rappresentativa. Nonostante questo, con mio rammarico, l’amministrazione Alcamese non ha partecipato. Se dovessi diventare sindaco di questa città lavorerò verso questa direzione, operando seriamente per la crescita turistica-economica del territorio.
3) In un ipotesi di ballottaggio farebbe accordi con altri candidati?
No. Non faccio accordi con nessuno.
4) Qualora fosse eletto sindaco si dimetterebbe dalla carica di Presidente della Provincia?
Certo. Sono una persona seria che ama fare le cose bene e una per volta. Sono solo in questa battaglia e sono l’unica vera proposta politica ad Alcamo.
5) Che idee e progetti ha per lo sviluppo economico di questo territorio?
Bisogna premiare l’imprenditoria alcamese creando le infrastruttre necessarie per lo sviluppo. Occorre una zona industriale vera. Una zona che ho individuato potrebbe essere quella tra contrada Fegotto e contrada Sasi di Calatafimi. Successivamente individuata l’area industriale occorre collegarla con il resto della Regione e dell’Europa attraverso infrastrutture che garantiscano un’efficiente viabilità.
6) Per quanto riguarda l’agricoltura?
In questo settore bisogna garantire qualità e quantità, attraverso un processo qualitativo uniforme. Attualmente solo il 20% del prodotto veleggia sul mercato, il 60% galleggia e il restante deve uscire dal mercato perchè contribuisce a screditare il grosso di questo settore. La provincia ha appena ottenuto un finanziamento di 2 milioni di euro per il marchio di qualità della provincia, in questo modo cercheremo di intercettare i mercati internazionali.
7) Ad alcamo c’è una situazione difficile per quanto riguarda i precari al Comune. Come pensa di risolvere il problema?
La Provincia di Trapani è l’unica ad aver garantito 30 ore ai precari, ovvero l’unico ente che li paga con uno stipendio vero. Se dovessi diventare sindaco di questa città lavorerò in questa direzione.
8 ) Altro tema caldo quello dell’Ospedale. Come pensa di intervenire?
Il problema dell’ospedale non si risolve nè ad Alcamo nè a Trapani, ma alla Regione. Fin quando sono stato deputato ho agito con la forza della politica in sua difesa. Farei lo stesso come sindaco.
9) La prima cosa bella che farebbe per la città qualora fosse eletto sindaco?
Riorganizzerei la macchina amministrativa e contabile come ho fatto con la provincia, il tutto entro 100 giorni. Dopo questa fase preliminare cercherei di dialogare con la cittadinanza per le proposte di sviluppo.