La Corte d’Assise d’Appello di Palermo ha confermato le condanne per i tre uomini colpevoli di aver indotto alla prostituzione una giovane donna ad Alcamo. Otto anni di reclusione ciascuno per i due romeni, Nicu Claudiu Bulai (32 anni) e Iulian Ilie Balan (22 anni), accusati di aver segregato e costretto a prostituirsi la giovane connazionle. Mentre per l’alcamese Vincenzo Di Franco, 57 anni, sono stati confermati due anni e otto mesi, visto il suo ruolo secondario in tutta la vicenda.
La vicenda risale nel Gennaio 2009 quando Neculai Bulai, 51 anni, Nicu Claudiu Bulai, 30 anni, e Iulian Ilie Balan, 20 anni, mentre si trovavano nel loro paese avevano avvicinato una giovane connazionale in cerca di occupazione e con l’illusione di trovarle una sistemazione dignitosa in Italia, l’avevano convinta a seguirli ad Alcamo. Arrivati in città la giovane donna è stata privata di documenti e obbligata, a via di percosse e minacce, a soddisfare tutte le voglie sessuali dei tre uomini (di cui uno, Neculai Bulai, in seguito deceduto). I tre romeni affidavano la giovane donna a Vincenzo Di Franco che, oltre ad abusare sessulmente di lei, la faceva prostituire ad Alcamo, Castellammare del Golfo, Balestrate e paesi limitrofi, derivandone un giro d’affari di migliaia di euro. Per un incontro veloce la tariffa era di 80 euro, ma per prestazioni più lunghe si arrivava tra i 200 e i 300 euro. A metà febbraio, approfittando di un momento di distrazione dei suoi carnefici, la giovane donna riesce a fuggire dall’abitazione in cui era segregata e ad avvisare i carabinieri sull’accaduto.