“E’ una tragedia avvenuta per un incidente banale, in una curva non impegnativa. Non riusciamo a spiegarci come sia potuto accadere“. Queste sono le parole del presidente del comitato organizzatore, Vincenzo Crescimanno, alla notizia della morte di Roberts, 24 anni, navigatore del pilota Craig Breen. L’incidente è avvenuto a Cefalù (Palermo) durante la prima prova speciale della seconda tappa del rally Targa Florio, quando la Peugeot 207 è finita contro il guardrail e poi si è capovolta.
La dinamica ricorda troppo quanto accaduto a Robert Kubica nel febbraio del 2011 durante il rally di Andora, incidente che ha lasciato il segno sull’ex pilota, perché ha riportato gravi ferite, mentre per Gareth Roberts, il navigatore di Craig Breen, non c’è stato nulla da fare.
L’automobilismo è uno sport i cui protagonisti mettono in conto la morte, però è davvero assurdo che un giovane possa perdere la vita per un incidente banale, naturalmente aspettiamo le indagini ma mentre piangiamo un ragazzo che è morto per la propria passione.