“Libera Sicilia”, si chiama così il progetto per l’Isola che Claudio Fava, coordinatore della segreteria di Sel e candidato alla presidenza della Regione siciliana, ha esposto ieri alle 18 alla Tonnara Bordonaro di Palermo. Parola chiave: sviluppo, che passa per la legalità, il rispetto per l’ambiente e diventa concreto con politiche che sappiano far emergere le eccellenze siciliane. I motivi della candidatura a Presidente della Regione? l’amore per la propria terra e far si che i siciliani abbiano l’opportunità di voltare pagina restituendo limpidezza alla politica e buon governo alle istituzioni regionali. Peculiarità della sua creatura “Libera Sicilia”? mettere insieme provenienze diverse, percorsi personali differenti, ma tutti uniti dalla voglia di stravolgere lo stato delle cose. Fava incentrato sullo scollamento tra politica e cittadini: una politica, ha denunciato spesso Fava, legata a vecchie logiche, che allontanano le persone oneste e capaci. Una politica che mortifica le eccellenze, specialmente in campo economico e turistico. Sul lato delle alleanze Fava ha aperto a coloro che nel centrosinistra vogliono un vero cambiamento e non la riproposizione di schemi ed alleanze fallimentari, che hanno mortificato l’idea di giustizia e sviluppo da sempre segno distintivo di un buon centrosinistra.