Dieci milioni di euro per i poli museali d’eccellenza del trapanese

TRAPANI – Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione hanno previsto investimenti complessivi per 300 milioni di euro su 16 Poli museali di eccellenza del Mezzogiorno. Si tratta di un progetto pilota con l’obiettivo di potenziare l’offerta del patrimonio culturale e museale del Mezzogiorno e contribuire alla crescita economica e sociale.

Nello specifico nel territorio trapanese si assisterà all’ammodernamento degli impianti di illuminazione e riorganizzazione della viabilità pedonale e carrabile nei siti archeologici di Segesta e Selinunte; ad interventi sul museo della nave punica di Marsala e sul museo Pepoli.

«Ho sempre sostenuto la necessità di realizzare in provincia di Trapani un polo museale che valorizzasse i numerosissimi ed importantissimi reperti dell’età classica rinvenuti nel corso di decenni di scavi nella nostre aree archeologiche – commenta d’Alì -. Ringrazio il ministro Lorenzo Ornaghi  per avere accolto l’indicazione a suo tempo trasmessa alla direzione generale del suo ministero e che oggi vediamo concretizzarsi in un progetto pilota che certamente avrò bisogno ancora di ulteriori finanziamenti e di pianificazione con la quale potenziare la qualità dell’offerta museale della provincia di Trapani e contribuire alla crescita economica e sociale del territorio».

«Ho invitato il ministro Ornaghi ad una visita alla città di Trapani per verificare le ulteriori iniziative che il Ministero dei Beni Culturali ha già finanziato ed ha in corso di attivazione sulla città (teatro, biblioteca, San Domenico) – conclude d’Alì -. Sarà l’occasione per ringraziarlo ancora e perché possa vedere personalmente e testimoniare della eccezionalità e particolarità delle nostre risorse  archeologiche, artistiche ed architettoniche».

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Eva Calvaruso, classe 1984, vive ad Alcamo, spirito da ventenne e laurea in Economia. Animo hippie e fan sfegatata di Guccini. Curiosità, passione e una continua ricerca della verità l’hanno spinta a diventare una giornalista.