Può facebook essere strumento d’informazione politica?In un mondo ormai del tutto informatizzato, in cui la presenza dei social network inonda il mare del web, l’ultimo arrivato, facebook, è oggi diventato, non solo un modo per condividere i momenti della vita di ognuno, ma anche un mezzo per informare, o addirittura fare politica.
E’ il caso del neo Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il quale ha cominciato sin dai primi giorni a lavorare ininterrottamente per la sua città. Le iniziative e la presenza del Sindaco ammontano già ad un numero elevato; ma ciò che rende encomiabile il lavoro svolto fino a questo momento, oltre che alla qualità delle scelte effettuate, è la sua voglia di rendere partecipe la popolazione, la cui registrazione dopo l’anagrafe si svolge sui social network, utilizzando lo strumento di massa Facebook. Basta un click per tenere aggiornato fan, e non, di ciò che si svolge all’interno del palazzo di città, le decisioni che vengono prese, le iniziative a cui il Sindaco partecipa o a cui presenzia. Insomma, la porta del comune sembra essere veramente aperta alla cittadinanza e alla semplice comprensione anche per chi non legge ogni giorno i giornali.
Un altro aspetto positivo della “questione comunicativa” orlandiana è la grande inclusione, in questo gioco di post, commenti e condivisioni, dei giovani che nella loro “home” visualizzeranno qualcosa di relativo al territorio in cui vivono e di cui, spesso, non sanno nulla. La visibilità è di certo fondamentale, ma ancora più di essa è la trasparenza con cui vengono poste le questioni attuali, senza dare occasione di far sorgere brutti pensieri e alimentare le malelingue, sempre pronte a battere giustamente dove il dente duole.
Terzo elemento positivo sulla questione: l’idea che gli altri si fanno di Palermo e del suo Sindaco all’esterno dei confini della stessa città. Un comune come Palermo (ma come qualsiasi altro di dimensioni più modeste come ad esempio Alcamo) ha una forte influenza sul territorio circostante e assume una certa rilevanza in base alle azioni qualitativamente positive svolte. Insomma, in questo modo la “pubblicità” delle iniziative innesca un tam-tam che coinvolge diversi territori, anche geograficamente lontani.
La comunicazione, in quest’ottica, non diventa altro che azione vincente per una politica aperta trasparente e operativa in cui il cittadino consapevole può “Criticare” conoscendo i fatti. Un nuovo metodo che riprende un pò l’idea della comunicazione all’interno le vecchie sedi di partito, contro la chiusura dilagante delle amministrazioni locali blindate dentro le stanze di palazzo. A tal proposito il Sindaco di Alcamo, Sebastiano Bonventre, ha ostentato più volte, durante la campagna elettorale, l’intenzione di voler riaprire una comunicazione seria e cristallina con gli alcamesi: chissà che il tam- tam non lo spinga a seguire la linea orlandiana.